Getting your Trinity Audio player ready...
|
PISTOIA – Classe 1999, Arsenii Moon è il vincitore assoluto del 64esimo Concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni (2023), dove si è aggiudicato anche il prestigioso Premio Arturo Benedetti Michelangeli, assegnato solo in caso di verdetto unanime della giuria – caso piuttosto raro, dato che questo riconoscimento non veniva concesso da quasi trent’anni – nonché il premio del pubblico, grazie al voto online di una stragrande maggioranza di spettatori da tutto il mondo. Nell’ambito della Stagione concertistica al Manzoni, promossa da Teatri di Pistoia col sostegno di Fondazione Caript, giovedì 6 febbraio alle 20.30, Moon salirà sul palco del teatro pistoiese, affiancato dall’Orchestra Leonore, diretta da Daniele Giorgi, per mettere la sua sensibilità al servizio del Concerto n. 1 di Chopin: un brano amatissimo dal pubblico fin dalla prima esecuzione, avvenuta nel 1830 a Varsavia con lo stesso Chopin appena ventenne al pianoforte, che lo presentò ai suoi concittadini come sorta di regalo d’addio prima di lasciare la Polonia.
Con questo programma, Daniele Giorgi e l’Orchestra Leonore saranno in tournée al Teatro Sociale di Mantova (4 febbraio) e al Teatro Alighieri di Ravenna (5 febbraio).
“Le opere di Chopin sono cannoni sepolti sotto i fiori”, scriveva in una sua recensione del 1836 Robert Schumann, che della musica del compositore polacco fu attento e acuto interprete. Daniele Giorgi alla guida di Leonore prosegue il viaggio attraverso il lascito sinfonico di Schumann con la Sinfonia n. 1 detta Primavera, concepita in un periodo di particolare fertilità creativa, subito dopo il tanto sospirato e contrastato matrimonio del compositore con Clara Wieck. A lei Schumann suonò al pianoforte alcuni brani dell’appena abbozzata sinfonia, e Clara ne scrisse sul suo diario: «Non finirei mai di parlare delle gemme, del profumo di viole, delle fresche foglie verdi, degli uccelli svolazzanti che si sentono rivivere ed agitarsi attraverso la musica, nella sua forza giovanile». L’op. 38 è infatti caratterizzata da una freschezza e da una spontaneità melodica particolarmente felici, come pervasa da sentimenti che ben si accordano alla contemplazione della natura: lo stesso Schumann dichiarava che la Prima Sinfonia deve la sua esistenza «all’impulso della primavera, che solleva l’uomo anche nell’età più avanzata e ogni anno lo coglie con rinnovata sorpresa».
Per il prossimo appuntamento della stagione, al teatro Manzoni giovedì 27 febbraio (alle 20.30), guidata dai membri del Cuarteto Casals, uno tra i quartetti d’archi più famosi al mondo, arriva per la prima volta sul palco del Manzoni LaFil – Filarmonica di Milano, compagine tenuta a battesimo nel 2019 da Daniele Gatti e da allora sempre più attiva ed efficace nel divulgare la musica classica con un approccio fresco e innovativo. In programma musiche di Mozart, Elgar e Čaikovskij.