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PISTOIA – L’ultima partita casalinga del 2024 è un esame di quelli importanti per l’Estra Pistoia Basket 2000 che, al PalaCarrara, aspetta una Bertram Derthona Tortona reduce dalla prima sconfitta europea della propria stagione in Champions League e con qualche acciacco nel roster.
In questo momento, però, come ha ribadito coach Zare Markovski nel pre-partita, Pistoia deve pensare solo a… Pistoia. Dopo cinque sconfitte consecutive, tutte arrivate dopo aver condotto i rispettivi match anche per larghi tratti e meritando sicuramente molto di più in graduatoria degli attuali sei punti, c’è voglia e intenzione di invertire la rotta per tornare ad esultare dopo oltre 50 giorni dall’ultima affermazione: palla a due 17.30 del 22 dicembre.
“I numeri del campionato, fino ad oggi, dicono che gli avversari hanno sempre tirato più di noi – le sensazioni del coach di Estra Pistoia Basket – partendo sempre dal presupposto che il basket è una disciplina dove le squadre si dovrebbero equivalere in termini di tiri vista la regola del possesso alternato, gli avversari hanno avuto una media di 7 tiri in più di noi a gara. Questo vuol dire che c’è una crepa che va chiusa: nelle ultime cinque gare, invece, siamo riusciti solo con Trento a tirare più dei nostri avversari ed avevamo di fronte la prima della classe. Scafati, invece, ha avuto ben 22 occasioni in più di noi e, nonostante questo, siamo arrivati a disputare ben due tempi supplementari. Sicuramente c’è il problema dei rimbalzi concessi in attacco e anche qualche palla persa ma se per 10 volte su 11 tiri sempre meno dei tuoi avversari e le sconfitte arrivano tutte sul filo di lana vuol dire che ancora non ci siamo”.
Al momento l’Estra Pistoia Basket si trova a quota 6 punti in classifica, a parimerito con Varese, e davanti alle sole Cremona e Napoli: una posizione dalla quale ripartire e rilanciarsi per risalire quanto prima la china e per portare punti a casa bisogna curarsi poco di chi si ha di fronte.
“Chiunque venga a giocare contro di noi, questa settimana così come nelle altre, per noi l’obiettivo è soltanto vincere – conclude Zare Markovski – i numeri dicono che nelle ultime cinque partite, ovvero da quando sono arrivato, pur a fronte di altrettante sconfitte abbiamo un differenziale di -15 punti (considerando la parità al 40′ a Scafati, ndr): questa è la prova che stiamo dando il nostro meglio. Se sovraccarichiamo la squadra dell’importanza della gara, corriamo il rischio di non trattare la partita per quella che è. Il nostro focus deve essere indirizzato soltanto su questo aspetto e non su quello che potrebbe succedere se non vinciamo. Quando c’è pressione, infatti, è opportuno sgonfiare l’atmosfera per non correre il rischio di portarsi dietro paure e titubanze che non servono in questi momenti. Dobbiamo soltanto essere pimpanti e concentrati. Per quanto riguarda il pubblico, infine, penso che il sostegno ci sarà comunque anche se sappiamo che la Baraonda non sarà presente, ma non possiamo far passare nella testa dei giocatori anche questo aspetto perché produrrebbe soltanto ulteriore pressione e sarebbe controproducente. Come ho sempre ribadito, io sono venuto qui per aiutare e le decisioni prese finora sono sempre arrivate in maniera collegiale. Ma, al momento, per essere tranquilli abbiamo bisogno di una struttura più compatta: queste sconfitte e questi cali dipendono sempre da quello”.