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PISTOIA – Dieci appuntamenti tra spettacoli e lezioni civili, insieme ai laboratori nelle scuole.
Grande successo per la terza edizione di Le parole di Hurbinek 2025, il progetto ideato e curato da Massimo Bucciantini, realizzato da Fondazione Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript, in collaborazione con Fondazione Uniser Pistoia, il patrocinio del Comune di Pistoia, della Provincia di Pistoia e della Regione Toscana e con il contributo di Conad.
Anche quest’anno il programma della manifestazione ha sottolineato il valore dell’approfondimento, di un momento di riflessione non concitata capace di commemorare le vittime dell’Olocausto e, insieme, quelle delle ingiustizie del nostro presente. Lo ha fatto con un approccio multidisciplinare attraverso la voce di Andrea Argentieri, Massimiliano Barbini, Michele Battini, Riccardo Battisti, David Bidussa, Sergio Bolognesi, Silvia Bolognesi, Paola Caridi, Silvio Castiglioni, Stefano Cioffi, Gabriele Coen, Alessandra Evangelisti, Noemi Fiorucci, Stefano Garzonio, Donatella Giovannini, Giovanni Guerrieri, Filippo Lai, Gad Lerner, Emanuele Marsico, Francesco Martinelli, Arturo Marzano, Ciro Masella, Martina Mengoni, Silvana Patriarca, Eliana Princi, Domenico Scarpa, Attilio Sepe, Alessandra Sforzi, Isotta Toso e Stefano Levi Della Torre: 30 personalità dal mondo dell’arte, del teatro e della musica, dell’università e la scuola, del giornalismo e della cultura che hanno saputo dialogare con persone di tutte le fasce d’età, a partire dal pubblico dei più giovani.
Il programma è stato in grado, ancora una volta, di catalizzare l’attenzione nazionale, consolidando l’alto profilo della manifestazione che arricchisce e qualifica l’offerta culturale complessiva di Pistoia. Molte le testimonianze positive delle persone che hanno partecipato, che dimostrano il bisogno spesso sottovalutato di trattare temi delicati, difficili, di non schivarli, per tentare di aprirsi a nuove domande e prospettive che aiutino a decodificare il nostro presente.
Dichiara Luca Gori, presidente di Fondazione Caript: “Concludere la terza edizione di Le Parole di Hurbinek è per noi motivo di orgoglio e riflessione. Questa rassegna rappresenta un importante strumento per alimentare il dialogo tra generazioni e sensibilizzare le coscienze su temi fondamentali come la memoria, la giustizia e la lotta contro ogni forma di discriminazione. Vedere una partecipazione così ampia, soprattutto da parte dei giovani, conferma la necessità di investire nella cultura come motore di coesione sociale e crescita collettiva. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo percorso: le istituzioni, le artiste e gli artisti, le studiose e gli studiosi e soprattutto il pubblico, che ha saputo accogliere con entusiasmo e profondità i messaggi di questa rassegna”.
Massimo Buccianti commenta così: “Le parole di Hurbinek si conferma un appuntamento fisso nel panorama culturale nazionale. L’attenzione e la partecipazione che anche quest’anno ha ottenuto dalla città ne sono la dimostrazione più evidente e concreta. La formula laboratori scolastici – lezioni civili – musica e teatro si è confermata vincente. Un nuovo modo di ricordare e raccontare il Giorno della Memoria. E Hurbinek, con la leggerezza che contraddistingue tutti i bambini di questo mondo, ne è felice”.
Gianfranco Gagliardi, direttore generale della Fondazione Teatri di Pistoia tira così le somme: “Le parole di Hurbinek, con questa terza edizione, cresce e si consolida come riferimento nazionale per la prospettiva culturale che è in grado di proporre sul Giorno della Memoria. Riflettere sul passato, per comprendere meglio il presente e costruire un futuro più equo e solidale, coinvolgendo le nuove generazioni è ciò di cui abbiamo bisogno oggi e la nutrita partecipazione agli appuntamenti di questa edizione è segno che la comunità, se sollecitata adeguatamente, anche su temi dolorosi e difficili risponde. La Fondazione Teatri di Pistoia realizza con piena condivisione questo progetto, animata dall’impegno di rendere Pistoia sempre più centrale, attrattiva e originale”.
La rassegna si è chiusa nel pomeriggio del 27 gennaio, con l’appassionante incontro Come siamo arrivati fino qui? che ha portato un contributo importante sul tragico presente che investe il teatro di guerra israelo-palestinese. La parola ‘razza’ ha orientato gli appuntamenti dell’edizione 2025 di Le parole di Hurbinek, nella la speranza che ci sia sempre maggiore consapevolezza che le razze non esistono e che le guerre alimentate dall’odio del diverso trovino sempre meno linfa e legittimazione nell’opinione pubblica.