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PISTOIA – Venerdì 14 marzo alle 15 alla biblioteca Fabroniana di Pistoia l’ex vicepresidente della Corte internazionale dell’Aia, Cuno Tarfusser dialogherà con l’avvocato Elena Baldi sul tema della giustizia in Italia e nel Mondo.
L’evento è organizzato dall’associazione Culturidea e da Aiga – Associazione Italiana Giovani Avvocati Italiani con l’importante contributo dello studio legale Malucchi e Baldi.
Quella di venerdì prossimo sarà una ghiotta occasione per coloro che spesso si interrogano sull’entità dei delitti commessi dai criminali di guerra e se, in questo momento, i numerosi conflitti in essere siano oggetto delle indagini della Cig.
La Corte internazionale di giustizia, nota anche con il nome di Tribunale internazionale dell’Aia, spesso indicata con l’acronimo Cig (in francese Cour internationale de justice, CIJ; in inglese International Court of Justice, ICJ), è il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite.
Il dottor Cuno Tarfusser è stato infatti vicepresidente di questa Corte per ben 9 anni e in questo ruolo ha avuto modo e occasione di occuparsi in prima persona di delicate situazioni giuridiche europee e mondiali.
Il convegno vedrà due brevi saluti dei presidenti della Associazione Italiana Giovani Avvocati dottor Luca Negrini e di Culturidea professor Riccardo Fagioli e poi, grazie alle domande degli avvocati Fausto Malucchi ed Elena Baldi entrerà subito nel vivo dei temi oggetto di dibattito.
Una domanda potrà sicuramente interessare l’attuale conflitto Russia-Ucraina Chi sono oggi i perseguiti per crimini di guerra tra governanti e militari impegnati in questo conflitto?, Come si è mossa la Corte internazionale nei confronti di questi indagati?, Sono già state emesse sentenze? Chi riguardano e di che entità sono le stesse?. Le stesse domande non potranno non interessare anche la situazione tra Israele e Palestina.
Altro tema sicuramente interessante riguarderà il numero dei criminali internazionali perseguiti o condannati dalla Corte che sono attualmente a piede libero nonché quale sarebbe, a rigore di legge, il dovere di agire nei loro confronti degli Stati che appartengono alle Nazioni Unite.
Sicuramente il dibattito che seguirà questi primi momenti di interlocuzione non lascerà inevasa anche la curiosità relativa a quanto questa Corte Internazionale possa essere utile ed agire nella difficile questione della pace internazionale.
Dal curriculum vitae del dottor Cuno Tarfusser leggiamo “[…] Dal 1985 al 2001, quale sostituto procuratore, ha condotto numerose indagini e ha sostenuto l’accusa nei relativi processi, in materia di reati contro la persona, contro la libertà sessuale e contro la pubblica amministrazione, così come reati in materia di terrorismo, di criminalità organizzata e di frodi comunitarie. Nel 2001 Cuno Tarfusser viene nominato dal Consiglio superiore della magistratura Procuratore della Repubblica di Bolzano e in tale sua qualità ha innovato il ruolo e dato un significato al concetto di managerialità applicato al dirigente di un ufficio giudiziario, chiedendo e ottenendo dal Fondo Sociale Europeo il finanziamento per quello che ha chiamato Progetto pilota di riorganizzazione e di ottimizzazione della Procura della Repubblica di Bolzano attraverso il quale sono stati reingegnerizzati di tutti i processi lavorativi, adottati nuovi strumenti informatici, ma anche ripensata l’attività giudiziaria e amministrativa dal punto di vista dell’utente e quindi soprattutto attraverso l’acquisizione di una nuova mentalità di servizio al cittadino. I risultati conseguiti attraverso l’implementazione del progetto cui ha partecipato tutto il personale dell’ufficio (magistrati, personale amministrativo e polizia giudiziaria) sono stati enormi e vanno dalla certificazione di qualità Iso 9001/2000, alla riduzione strutturale dei costi di circa il 65%, dalla riduzione dell’arretrato a livelli fisiologici, all’erogazione dei servizi amministrativi in tempo reale e, risultato più importante, al recupero del rapporto di fiducia con i cittadini. Questo modello organizzativo è stato preso come esempio e base per il cosiddetto progetto best practice del ministero della giustizia finanziato dal Fondo sociale della Commissione europea per oltre 50 milioni di euro ed è in fase di implementazione in oltre 190 uffici giudiziari in tutta Italia. Nel 2008 Cuno Tarfusser viene candidato dall’Italia per un posto di Giudice della Corte penale internazionale posizione alla quale viene eletto il 16 gennaio 2009 a New York dall’assemblea degli Stati Parte. L’11 marzo successive si insedia alla Corte penale internazionale (Cpi) con sede all’Aja (Paesi Bassi) con le funzioni di Giudice. In seno alla Corte il giudice Tarfusser é stato assegnato, su sua richiesta, alla divisione preliminare. Essendo componente di entrambe le camere preliminari e Presidente di una delle due, egli si è occupato di tutte le situazione e di tutti i casi che nel decennio 2009 – 2019 sono stati trattati dalla Corte. Tra questi tutti i casi relative alle situazioni della Repubblica Democratica del Congo, del Kenya, del Sudan/Darfur, della Libya, del Mali, dell’Uganda, della Costa d’Avorio e della Repubblica Centroafricana. Ha firmato, tra gli altri, i mandati di cattura a carico del Presidente del Sudan Al Bashir per genocidio, di Muammar Gaddafi, di suo figlio e del capo dei servizi libici per crimini contro l’umanità, e quello a carico di un appartenente ad un gruppo terroristico islamico per il crimine di Guerra di distruzione di edifici storico-religiosi, nel caso di specie mausolei e moschee a Timbuktu, patrimonio culturale dell’Unesco. Ha contribuito al rinvio a giudizio dell’allora ministro delle finanze, oggi Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta e del vicepresidente del Congo Jan Pierre Bemba per crimini contro l’umanità. Come giudice monocratico ha anche trattato il primo caso di reati contro la Corte incriminando e rinviando a giudizio cinque persone. In questi anni ha anche respinto una richiesta di cattura e rifiutato di confermare le accuse in alcuni casi sottoposti al suo giudizio. L’11 marzo 2012 Cuno Tarfusser è stato eletto dal collegio dei giudici in seduta plenaria vicepresidente della Corte. […]”.
Quello del prossimo 14 marzo si prospetta come un convegno di assoluta importanza per la città di Pistoia.