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PISTOIA – Nella giornata di ieri (12 settembre) si sono concluse le operazioni ad alto impatto finalizzate al contrasto della criminalità giovanile, condotte dalla polizia su tutto il territorio nazionale.
La polizia, con l’impegno degli operatori delle Squadre Mobili presenti su tutto il territorio nazionale, coordinati dal Servizio centrale operativo, ha concluso una vasta operazione di polizia giudiziaria in numerose province italiane, nei confronti di giovani dediti principalmente, in gruppo o singolarmente, a reati contro la persona, il patrimonio o in materia di stupefacenti e di armi nonché responsabili di comportamenti illeciti che sfociano anche in forme di discriminazione e odio.
Nella Provincia di Pistoia l’attività degli operatori, con il supporto di equipaggi del Reparto Prevenzione crimine e di altri uffici della Questura, ha consentito di controllare, soprattutto in aree di spaccio, piazze cittadine, parchi pubblici e locali della cosiddetta movida circa 150 persone, di cui 25 minorenni, e 15 veicoli.
In tale contesto operativo, tra Pistoia centro e Montecatini Terme, sono stati controllati 2 esercizi commerciali, 4 locali della movida e sono state elevate due sanzioni amministrative per somministrazione di bevande alcoliche a minorenni.
In particolare, a Pistoia, è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, un cittadino marocchino di 25 anni, senza fissa dimora sul territorio italiano, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
La Squadra Mobile della Questura di Pistoia nel corso di mirati servizi di osservazione, ha notato i movimenti sospetti del ragazzo riconducibili ad un’ attività di spaccio. Gli agenti lo hanno attenzionato ed hanno effettuato un controllo in un hotel del centro dove momentaneamente dimorava.
All’esito sono stati rinvenuti, sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso complessivo di 52 grammi circa e banconote di piccolo taglio provento dell’attività di spaccio. Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro.
Il ragazzo, irregolare sul territorio nazionale e con numerosi precedenti a carico, è stato accompagnato in questura per la redazione degli atti di rito, al termine del quale il pubblico ministero ha disposto il carcere in attesa dell’udienza di convalida.
