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giovedì 3 Luglio 2025
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Discarica abusiva all’ex campo volo, quattro arresti dopo il blitz di giugno

In un'area di oltre tre ettari gettati rifiuti urbani e speciali, molti dei quali di natura pericolosa. Occupata anche una proprietà privata

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PISTOIA – Maxioperazione nel Pistoiese contro il traffico di rifiuti. 

Dalle prime ore del mattino di oggi (3 luglio) in via Ciliegiole al campo nomadi denominato ex campo volo, oltre 20 operatori di polizia giudiziaria tra militari dell’Arma dei carabinieri appartenenti al Gruppo per la tutela dell’ambiente e della sicurezza energetica di Roma e al locale comando provinciale, congiuntamente ad oltre 6 unità del comando della polizia municipale del Comune di Pistoia, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare personale emessa dal Gip del tribunale di Firenze su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Firenze, hanno proceduto all’arresto di 4 indagati, ritenuti responsabili a vario titolo e con diverso ruolo e compito di aver posto in essere attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva.

L’esecuzione dei provvedimenti cautelari personali – due custodie cautelari in carcere e due arresti domiciliari – costituiscono lo sviluppo procedimentale di attività articolate nel tempo, che già nello scorso maggio, il 23, avevano condotto oltre 40 operatori di polizia giudiziaria – tra militari dell’Arma dei Carabinieri appartenenti al Gruppo per la Tutela dell’ambiente e della sicurezza energetica di Roma e al locale comando provinciale, supportati dai Carabinieri della Compagnia di Intervento Operativa del sesto Battaglione Toscana di Firenze, due unità cinofile provenienti dal Nucleo Carabinieri di Firenze e da un elicottero dell’Arma proveniente dal Nucleo di Pisa, assieme ad oltre 10 unità del Comando della polizia municipale del Comune di Pistoia -, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Firenze, a dare esecuzione ad una serie di decreti di perquisizione e sequestro.

L’attività investigativa ha fotografato ipotizzate condotte illecite che si sono svolte nel tempo, con specifica reiterazione, tra il settembre 2023 e il settembre 2024.

In tale contesto il 23 maggio scorso gli interventi di polizia su delega della Procura avevano già condotto ad assicurare il sequestro delle aree di terreno limitrofe al citato campo dell’estensione di oltre 3 ettari, dove gli indagati avevano realizzato una discarica abusiva di rifiuti urbani e speciali, molti dei quali di natura pericolosa (tra cui amianto, lana minerale, scarti di pelle, pneumatici, bombolette di CO2, bombole del gas, bombole di elio, toner esausto, guaine, tubi al neon, vernici contaminate, acidi, solventi e Raee tra apparecchi refrigeranti, monitor, Tv ed altri elettrodomestici ed altre tipologie), che in più occasioni erano anche stati fatti oggetto di roghi, con la finalità di smaltimento illecito dei rifiuti stessi.

In tale circostanza, dopo che nell’immediatezza era stato accertato che, oltre alle aree già individuate e sequestrate, la discarica abusiva proseguiva anche oltre invadendo ulteriori 2500 metri quadri di terreno di proprietà di privata – sui quali erano stati abbandonati ulteriori ingenti quantitativi di rifiuti anche pericolosi in cumuli alti oltre cinque metri ormai ricoperti da fola vegetazione, stimati in almeno 100 tonnellate -, si è reso necessario ricorrere all’adozione di un ulteriore decreto di sequestro emesso dalla Procura distrettuale antimafia, a cui hanno dato esecuzione i militari dell’Arma e gli agenti della polizia municipale di Pistoia, così perimetrando definitivamente le aree della discarica, anche allo scopo di inibire ulteriori abbandoni di rifiuti. 

Il provvedimento cautelare eseguito è stato emesso dal Gip di Firenze dopo che gli indagati sono stati sentiti nel corso dell’interrogatorio di garanzia preventivo, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza in ordine al delitto di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti così come ipotizzato nella richiesta di applicazione di misure cautelari personali avanzata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Firenze, oltre al rischio di reiterazione di commettere fatti analoghi a quelli sin qui ipotizzati in via cautelare, proprio in ragione della reiterazione di fatti illeciti nel tempo, e della caratteristiche organizzate della condotta illecita. 

Agli indagati sono stati sequestrati anche tre veicoli utilizzati per effettuare i trasporti illegali dei rifiuti.     

Si rappresenta altresì per completezza di informazione, avuto riguardo agli interessi ambientali riflessi alla vicenda investigativa, allo scopo di garantire la regolarità delle operazioni di bonifica del sito di stoccaggio abusivo di rifiuti, anche pericolosi, l’autorità giudiziaria ha già autorizzato la prosecuzione delle operazioni di smaltimento dei rifiuti e di caratterizzazione delle matrici ambientali, sotto la stretta e rigorosa vigilanza degli organi di polizia giudiziaria preposti alla tutela dell’ambiente.

È doveroso sempre ricordare che per gli indagati, seppur cautelati, vale il principio di presunzione di innocenza, in quanto la prova della responsabilità penale degli stessi in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata nel corso del procedimento nelle forme e con regole previste dal codice di rito. 

© Riproduzione riservata

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