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Diocesi di Pistoia e Pescia, dimissioni anticipate per il vescovo Tardelli

Fra le motivazioni il peso crescente del carico pastorale e la situazione complessa legata alla parrocchia di Vicofaro

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PISTOIA – Una notizia attesa, ma che segna comunque un passaggio importante per le chiese di Pistoia e di Pescia. Questa mattina (20 ottobre) durante un incontro con il clero diocesano nella curia di Pistoia ed in diretta sul canale YouTube della diocesi (a questo link la diretta integrale), monsignor Fausto Tardelli ha annunciato ufficialmente che la nunziatura apostolica ha accettato la sua rinuncia all’incarico episcopale nelle due diocesi.

“Ho ricevuto la lettera del nunzio apostolico che dichiara l’accettazione da parte del Santo Padre della mia rinuncia alle diocesi di Pistoia e di Pescia” ha detto il vescovo rivolgendosi ai sacerdoti e ai collaboratori pastorali riuniti per l’occasione. L’accettazione è avvenuta con la formula ‘nunc pro tunc’, cioè ‘ora per allora’: significa che la rinuncia è già stata accolta, ma diventerà effettiva soltanto quando sarà annunciato il nome del successore. Fino ad allora, Tardelli continuerà a esercitare pienamente il suo ministero episcopale. “Il nunzio – ha precisato – si è premurato di ribadire che rimango in carica a tutti gli effetti, senza alcuna diminuzione di potestà, fino all’annuncio del nuovo vescovo”.

La richiesta di dimissione, in genere, parte al compimento dei 75 anni del vescovo, che per Tardelli significherebbe 5 gennaio. Le sue dimissioni però, ha spiegato lui stesso, sono partite qualche mese prima: “ho presentato la lettera di rinuncia al Santo Padre lo scorso luglio, quindi anticipando di alcuni mesi il limite di età canonico previsto per i vescovi”. La decisione, ha spiegato, è maturata “per motivi personali e per motivi pastorali che riguardano la vita della Chiesa”.

Tra le ragioni personali, il vescovo ha ricordato il peso crescente del carico pastorale dopo l’unificazione “in persona episcopi” delle diocesi di Pistoia e Pescia, che da alcuni anni condividono lo stesso pastore. “È stato un impegno intenso e bello – ha detto –, ma anche molto faticoso. Il doppio carico pastorale si è fatto via via più pesante, sia dal punto di vista organizzativo che umano”.

Un altro elemento che ha inciso sulla scelta è stata la situazione complessa di Vicofaro, la parrocchia pistoiese divenuta negli anni un simbolo delle difficoltà e delle tensioni legate all’accoglienza dei migranti, una situazione che è stata molto pesante, ed è molto pesante perché non è ancora finita. “È una vicenda che mi ha profondamente segnato – ha confessato Tardelli – Non voglio fare la vittima, ma è innegabile che abbia pesato sulla mia vita. È una realtà ancora aperta e difficile, che ho cercato di accompagnare con responsabilità e sofferenza”.

Il vescovo ha poi voluto sottolineare come la motivazione più profonda della sua rinuncia sia di natura pastorale. “La Chiesa, sia a livello diocesano che nazionale e universale – ha spiegato –, sta vivendo un cammino sinodale importante, che ora entra nella sua fase attuativa. Mi è sembrato giusto che questo nuovo cammino fosse guidato da un vescovo nuovo, capace di portarlo avanti fin dall’inizio con energie rinnovate e uno sguardo fresco. La mia è una decisione che nasce dal desiderio di servire la Chiesa, non da stanchezza o disaffezione”.

Il presule si è poi soffermato sul futuro assetto delle due diocesi, un tema che rimane aperto. “Non so dirvi quale sarà la soluzione – ha aggiunto – Le ipotesi sono diverse: si potrebbe continuare con la formula dell’unione ‘in persona episcopi’, affidandola a un vescovo più giovane; oppure rendere stabile e definitiva l’unione tra Pistoia e Pescia. Un’altra possibilità è che la diocesi di Pescia venga accorpata a una diocesi vicina, come Lucca; o, al contrario, che le due diocesi tornino a essere completamente separate”.

Riguardo ai tempi per la nomina del successore, Tardelli ha ammesso di non avere informazioni precise: “Non so dirvi quanto ci vorrà. Potrebbero passare settimane o mesi, dipende dai tempi della Santa Sede. Inizia adesso un tempo di preghiera – ha detto – Un tempo in cui chiedere al Signore di donare alle nostre diocesi un vescovo secondo il cuore di Dio, che sappia guidarvi e volervi bene”.

Il vescovo ha invitato tutte le comunità diocesane a vivere questo periodo con spirito di fiducia e comunione, sottolineando l’importanza di accompagnare con la preghiera il cammino verso la nuova guida pastorale. In vista di questo, domenica prossima, trentesima domenica del tempo ordinario, monsignor Tardelli ha disposto che in tutte le parrocchie, durante la messa principale, venga utilizzato il formulario ‘Pro eligendo Episcopo’ – delle preghiere previste dal messale romano per invocare lo spirito santo nella scelta di un nuovo pastore.

“È un’occasione – ha concluso il vescovo – per pregare insieme, come popolo di Dio, affinché il Santo Padre scelga la persona più giusta e adatta a guidare le diocesi di Pistoia e di Pescia».

 

© Riproduzione riservata

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