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PISTOIA – Dallo scorso weekend una delegazione del sindacato Spi Cgil Prato Pistoia è a Isola Capo Rizzuto, in Calabria, per collaborare in sinergia col progetto Campi della Legalità.
Si tratta di una iniziativa portata avanti da Spi, Cgil e Libera per la sensibilizzazione alla legalità. Quattro iscritti allo Spi Cgil Prato Pistoia, Luciano, Sandra, Romeo e Canio sono al lavoro nella masseria di 100 ettari gestita dalla cooperativa Terre Ioniche, che ha rilevato un campo confiscato alla ndrangheta.
“Abbiamo aiutato i ragazzi a pulire l’orto sociale – spiegano i volontari provenienti da Prato e Pistoia -. Li abbiamo sostenuti nella raccolta dei prodotti, nella gestione della cucina per tutti coloro che danno una mano nella gestione degli spazi. E poi abbiamo partecipato ai dibattiti sui beni confiscati, sugli innocenti uccisi dalle mafie, e stiamo prendendo parte anche a piccoli eventi organizzati nel campo di Isola Capo Rizzuto. Stiamo cercando di sensibilizzare anche le persone del luogo sui pericoli delle mafie e abbiamo visitato anche altri luoghi confiscati alle associazioni mafiose. “Un’esperienza favolosa – sottolinea il segretario generale dello Spi Cgil Prato Pistoia, Luciano Lacaria -. Ci sono ragazzi della Calabria, del Veneto, altri provenienti da Milano. E’ un momento di socializzazione, di scambio generazionale: vedere questi ragazzi che parlano della ndrangheta e che cercano di capire cosa sono le mafie è una sensazione davvero forte”.
L’attività di sensibilizzazione sulle mafie viene portata avanti dallo Spi Cgil Prato Pistoia anche sul territorio. Da oltre quattro anni, infatti, a Quarrata va avanti il progetto ‘Coltiviamo la legalità’, assieme a Cisl, Uil e Libera, con l’obiettivo di restituire dignità e fruibilità pubblica ad un bene inutilizzato e fonte di degrado, confiscato alla camorra, in via Statale, località Catena, che doveva essere oggetto di una speculazione edilizia.
L’iniziativa prevede il coinvolgimento delle scuole medie e superiori di Quarrata, con studenti e i loro nonni a coltivare un orto solidale di 500 metri quadrati, su uno spazio complessivo di 1200 metri quadri, che vede anche la realizzazione di un “giardino della memoria” delle vittime innocenti delle mafie (oltre a un parcheggio per favorire l’accesso al bene confiscato). Da oltre quattro anni (quest’anno dal 21 al 26 luglio) viene organizzato un Campo residenziale che vede arrivare da tutta Italia 10/12 giovani dai 14 ai 18 anni che non solo danno una mano a tenere pulito lo spazio, ma partecipano a iniziative di formazione, incontrano i parenti vittime delle mafie, visitano i Cippi della memoria (dove furono uccisi dai nazifascisti partigiani e cittadini innocenti) e visitano gli altri i beni confiscati presenti in provincia di Pistoia.
“Lo Spi Cgil è sempre in prima linea per aiutare la sopravvivenza di queste esperienze uniche che combattono le mafie – concludono -. Portare avanti simili iniziative significa anche allacciare rapporti con le giovani generazioni, ascoltarle e spiegare loro cos’è il sindacato. Un lavoro di contaminazione che rende ancora più belli questi progetti”.