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PISTOIA – Elezioni regionali, Confagricoltura Pistoia accoglie con senso di responsabilità l’esito e rivolge al presidente riconfermato e, in particolare, ai nuovi eletti nel territorio pistoiese l’invito ad aprire al più presto un tavolo di confronto con il mondo agricolo locale.
“L’obiettivo – spiega Confagricoltura Pistoia – è quello di dare concretezza alle urgenze del comparto, a partire dal vivaismo ornamentale, cuore economico e occupazionale del territorio, riconosciuto in tutta Europa per qualità, innovazione e sostenibilità. Il distretto vivaistico pistoiese rappresenta oltre un terzo del valore della produzione agricola toscana e continua a trainare l’export agricolo regionale, mantenendo costante – e anzi incrementando negli anni – il livello occupazionale. Per mantenere questa leadership e affrontare le nuove sfide ambientali ed economiche, Confagricoltura Pistoia individua alcune priorità strategiche da sottoporre al nuovo governo regionale”.
Riforma dei criteri di accesso ai fondi del Csr (ex Psr). “Storicamente, il settore del vivaismo è stato ai margini delle misure del Completamento per lo Sviluppo Rurale della Toscana, sia per quanto riguarda i bandi di sviluppo rurale, sia per la promozione, gli investimenti materiali e la ricerca. La logica dei punteggi non ha mai messo al centro le imprese che occupano manodopera e che, per rimanere competitive, hanno necessità di continui investimenti tecnologici. Confagricoltura Pistoia chiede una netta inversione di tendenza: i fondi pubblici devono essere destinati allo sviluppo dei territori e alla creazione di occupazione, pur mantenendo un canale specifico per le aree montane e svantaggiate”.
Regolarizzazione delle serre stagionali. “È necessario affrontare la questione delle serre stagionali installate legittimamente prima del 2016, anno di entrata in vigore del regolamento attuativo della L.R. 65/2014. L’associazione propone di modificare la legge prevedendo la possibilità di una semplice comunicazione certificata per il mantenimento delle strutture, legata alla durata dell’attività agricola, con l’impegno al ripristino dello stato dei luoghi al cessare dell’attività stessa, e senza oneri aggiuntivi per le imprese”.
Maggiore coinvolgimento degli agricoltori nei Consorzi di bonifica. “Gli agricoltori rappresentano il primo presidio per la corretta regimazione delle acque. È quindi opportuno un loro maggiore e più ampio coinvolgimento nei Consorzi di bonifica, nell’ottica di una gestione condivisa e più efficiente del territorio”.
Preoccupazione per i tagli alla Pac. “Confagricoltura Pistoia esprime forte preoccupazione per la volontà della Commissione Europea di ridurre in modo significativo il budget della Politica Agricola Comune (Pac) nel Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034. Un simile taglio danneggerebbe l’agricoltura europea e nazionale, con ripercussioni pesanti sull’agricoltura montana e collinare e il rischio concreto di un progressivo abbandono di quelle aree da parte delle poche aziende agricole che ancora se ne prendono cura”.
Gestione della fauna selvatica. “L’eccessiva naturalizzazione auspicata nel Green Deal europeo ha causato un sostanziale aumento della presenza di ungulati e predatori, ormai diffusi non solo nelle aree montane e collinari ma anche in pianura. Questi animali provocano ingenti danni ai vivai e alle colture, con conseguente riduzione del reddito per gli agricoltori. È necessario un intervento deciso e coordinato per contenere il fenomeno e tutelare la produzione agricola”.
Valorizzazione dei prodotti tradizionali e contrasto alla demonizzazione alimentare. “Confagricoltura non condivide l’idea secondo cui vino e carne ‘fanno male’. L’associazione sottolinea invece la necessità di politiche agricole che promuovano la sostenibilità, l’innovazione e il valore dei prodotti tradizionali – vino, olio, formaggi, carne e altre eccellenze – che costituiscono parte integrante dell’identità toscana. La demonizzazione di questi prodotti rischia di compromettere il brand agroalimentare della regione, che rappresenta un elemento strategico anche per l’attrattività turistica e il turismo enogastronomico internazionale”.
“Confagricoltura Pistoia – conclude la nota – ribadisce infine la propria disponibilità al dialogo e alla collaborazione istituzionale per costruire insieme alle istituzioni regionali un percorso condiviso di crescita e innovazione per tutto il comparto agricolo pistoiese e toscano”.