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PISTOIA – Call center di Sant’Agostino, dipendenti senza stipendio. Avvertito dalle rappresentanze sindacali aziendali, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi il 15 gennaio si è subito attivato su una nuova situazione di criticità registrata all’interno del centralino gestito, in Rti, da Tecnocall e Softlab next.
Già lo scorso dicembre, le lavoratrici e i lavoratori Softlab erano stati pagati in ritardo. Questo mese stessa situazione che, dice Tomasi, “ormai è insostenibile. Ieri – spiega il sindaco -, di fronte ad un nuovo ritardo nei pagamenti degli stipendi, ho sentito la Regione per attivarci, insieme, convocando le aziende a stretto giro. Sono al fianco delle dipendenti e dei dipendenti che ancora una volta si trovano a non avere ciò che spetta loro e a vivere nell’incertezza. Oltre ad aver contattato i vertici Softlab, ho ripreso contatti anche con Enel Energia ribadendo la necessità di individuare una strada per sbloccare i pagamenti ma, soprattutto, per far uscire questi lavoratori dalla precaria e difficile situazione che si trovano a vivere mese dopo mese. I problemi, infatti, non iniziano da ora. Non abbasseremo la guardia”.
Anche il consigliere regionale del Partito democratico Marco Niccolai si pronuncia in merito alla vicenda. “Ho appreso ieri della problematica dai sindacati e mi sono subito interfacciato con il consigliere del presidente Giani per le crisi aziendali Valerio Fabiani che ha convocato per domani le parti interessate. Il comportamento di Softlab next è inaccettabile”.
“Chiediamo all’azienda che faccia chiarezza sulle sue reali intenzioni sul sito pistoiese e non lasci i lavoratori in questo stato di incertezza. Allo stesso tempo non possiamo che biasimare anche Tecnocall che, con i suoi 97 dipendenti, funge da capofila nel raggruppamento temporaneo d’imprese che ha in Enel Energia il cliente più significativo, che avendo disdetto il contratto collettivo nazionale applicherà ai lavoratori un contratto peggiorativo. Questo dimostra quanto in Italia serva una legge sulla contrattazione per evitare il ‘far west’ dei contratti. La Regione farà quello che è nelle proprie possibilità per difendere i lavoratori”.