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PISTOIA – Mercoledì 8 gennaio al Funaro di Pistoia va in scena Shakespearology, di Sotterraneo, con Woody Nery.
Shakespearology è un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo. Dice Jerome Salinger: “quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono”.
Dichiara Sotterraneo, dal 2013 compagnia residente prima di Atp, ora di Teatri di Pistoia: “È da un po’ di tempo che volevamo usare il teatro come quella famosa telefonata, per incontrare Sir William Shakespeare in carne-e-ossa e fare due chiacchiere con lui sulla sua biografia, su cosa è stato fatto delle sue opere, su più di 400 anni della sua storia post-mortem dentro e fuori dalla scena – come se accompagnassimo Van Gogh al Van Gogh Museum o Dante in mezzo ai turisti che visitano la sua abitazione fiorentina”.
La scrittura di Daniele Villa è partita dall’immaginario collettivo per parlare con Shakespeare, che nello spettacolo non sarà certamente il vero, autentico, originario William Shakespeare ma uno dei possibili Shakespeare. Un altro originale esperimento di una delle compagnie che maggiormente segna il panorama teatrale italiano della contemporaneità.
Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente contemporaneo. Con opere trasversali e stratificate nella ricerca su forme e contenuti, Sotterraneo si muove attraverso i formati – dallo spettacolo frontale al site-specific passando per la performance – focalizzando le contraddizioni e i coni d’ombra del presente, secondo un approccio avant-pop che cerca di cantare il nostro tempo rimanendo in equilibrio fra l’immaginario collettivo e il pensiero più anticonvenzionale, considerando la scena un luogo di cittadinanza e gesti quotidiani di cultura che allenano la coscienza critica del pubblico, destinatario e centro di senso di ogni nostro progetto.
Sotterraneo, che tocca con i suoi tour le principali città della penisola e ha presentato i suoi spettacoli in Spagna, Germania, Francia, Belgio, Inghilterra, Portogallo, Grecia, Olanda, Svizzera, Russia, Bosnia Erzegovina, Slovenia, Croazia, Cile, Cina, Corea, negli anni ha ricevuto alcuni tra i più importanti riconoscimenti teatrali a livello nazionale e internazionale: Premio Lo Straniero (2009), Premio Ubu Speciale (2009), Premio Hystrio Castel dei Mondi (2010), Silver Laurel Wreath Award / Mess Festival di Sarajevo (2011) per Dies irae, Eolo Award (2012) per La Repubblica dei Bambini, Act Festival Prize (2012) e BE FESTIVAL 1st Prize (2012) per Homo ridens, Best of Be Festival (2016) per Overload_studio, Premio Ubu Spettacolo dell’anno (2018) per Overload, Premo Scenari Pagani (2019), Premio Ubu Spettacolo dell’anno (2022) per L’Angelo della Storia.
Dal 9 gennaio torna al giovedì, nella Caffetteria del Funaro Di cena in (s)cena, un’esperienza gastronomica, che propone un menù (a prezzo fisso), con piatti della tradizione toscana rivisitati con fantasia e assaggi thailandesi (e su prenotazione, anche piatti vegetariani).
Per prenotazioni: telefono 0573.977225, mail ilfunaro@teatridipistoia.it. La Caffetteria del Funaro apre per aperitivi e merende, dal lunedì al giovedì, dalle 16 alle 21 e in presenza di spettacoli a partire da un’ora prima degli stessi.