Getting your Trinity Audio player ready...
|
LIVORNO – Alessandro Tomasi: “Io candidato presidente Toscana 2025? Per me è un onore”
Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, coordinatore regionale Fratelli d’Italia, è il candidato presidente in pectore di centrodestra per le regionali Toscana 2025.
Non c’è ancora ufficialità. C’è FdI che lo sta indicando come candidato. Come avvenuto anche a Livorno, con Alessandro Tomasi al convegno Fratelli d’Italia al Grand Hotel Palazzo. Sala gremita per il convegno organizzato da FdI con Gioventù Nazionale con il presidente provinciale Palumbo
Il punto ce lo fa direttamente Alessandro Tomasi
Sindaco Tomasi, coalizione di centrodestra al lavoro per le regionali in Toscana.. A che punto siamo?
“Siamo a buon punto. Tutti noi abbiamo messo in evidenza che c’è un valore che non può essere toccato, che non è mai stato mai toccato da 1994: la compattezza e l’unità del centrodestra. Dentro il centrodestra ci sono partiti con sensibilità diverse. Meno male. Perché sensibilità diverse portano sempre a una sintesi verso l’alto. Lo facciamo nelle città dove governiamo, sette capoluoghi su dieci. Lo facciamo dove abbiamo ruolo prezioso per la democrazia, nonostante qualcuno se ne scordi, che è quello di opposizione dove stiamo insieme, cerchiamo di migliorare le cose. Ci siamo trovati con i coordinatori. Viviamo quotidianamente il governare le cose all’interno delle nostre città. Stiamo raccogliendo tutti contributi per scrivere un programma elettorale. Tutto questo porterà alla definizione di un nome. Abbiamo deciso di cominciare subito con la campagna elettorale. Sono mesi che stiamo girando, ci stiamo confrontando. Per arrivare pronti e dare un’offerta credibile ai nostri elettori perché possano liberamente scegliere da chi essere governati nei prossimi cinque anni”.
Forza Italia chiede primarie aperte per individuare il candidato presidente di centrodestra Toscana 2025, parlando di gazebo a marzo. Primarie aperte sono come quelle svolte dal Pd quando ha eletto la segretaria Schlein. Fratelli d’Italia col deputato Donzelli ha già detto che le primarie aperte possono avere un senso se la coalizione di centrodestra attuale apre ad altre forze politiche. Quale è la posizione in questo momento?
“La posizione la definiremo al nostro coordinamento regionale. Non decide Alessandro Tomasi ma tutto il partito in modo democratico. Le riflessioni di Donzelli mi sembrano corrette. Le richieste di Forza Italia in un dibattito aperto e sereno mi sembrano legittime come quelle degli amici della Lega. Però sottolineo che prima del nome occorre un programma condiviso. Momenti in cui tutti i parlamentari con consiglieri regionali si ritrovino come ci siamo detti tra coordinatori per definire priorità in Regione, la battaglia fatta all’opposizione, le proposte, e un accordo chiaro col Governo su cosa si può fare in Toscana. Questo è il bagaglio più importante che un candidato alle regionali può avere con sé. Al di là anche di un imprinting che può dare una candidatura con la vittoria alle primarie”
FdI l’ha lanciata come candidato presidente di centrodestra in pectore. Lei ha detto che ci sta riflettendo. A che punto è Tomasi con la riflessione?
“Sono orgoglioso perché la mia comunità politica mi ha dato un riconoscimento. Per me è un onore. Oggi governiamo alcune città. Abbiamo tanti ragazzi che crescono nelle istituzioni all’interno della democrazia. Il candidato deve capire bene quale è il programma. E deve essere messo nelle condizioni di fare una campagna elettorale vera, competitiva, sui temi e aperta a tutti. Facciamo un appello a tutte le forze politiche e sociali che vogliono un cambiamento. Che vogliono discutere con noi programma elettorale senza steccati ideologici, senza paura, ma fatto di speranza e vogliamo costruirlo dal basso. Allora il candidato potrà sciogliere la riserva e tutti insieme lo potremo indicare”.
Che tempi vi siete dati per sciogliere la riserva?
“Mi auguro ad anno nuovo. Prima possibile. Prima di primavera. La discussione va con le altre regioni a Roma, perché voteremo in diverse regioni. E’ aperta su più tavoli. Penso a Veneto, a Campania e su questo tavolo c’è anche la Toscana. E quindi capiremo a inizio anno i tempi che ci vorremo dare”