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PISTOIA – Venerdì 15 novembre, alle 20.45, al Funaro di Pistoia va in scena Nikita, l’ultimo spettacolo di Francesca Sarteanesi.
Autrice e performer tra le più apprezzate della sua generazione, finalista come miglior attrice al Premio Ubu 2020/21, firma con Tommaso Cheli, un nuovo lavoro e tratteggia, con una scrittura affilata e luminosa, un nuovo ritratto di donna immensa e totale.
Dopo Sergio, frammento minuscolo di una vita qualsiasi, monologo brillante e allo stesso tempo malinconico di una donna sola, che si rivolge al marito, questa volta la protagonista è Nikita, interpretata da Francesca Sarteanesi, in dialogo con Nadia, interpretata da Alessia Spinelli, su una scena scintillante e evocativa ideata da Rebecca Ihle e Lorenzo Cianchi e realizzata da Alessandro Ratti. In un luna-park, luogo di identità collettiva, in cui spesso la gioia si trasforma in malinconia entriamo nel mondo di Nikita, che per i compleanni, i matrimoni e altre occasioni arriva sempre con un regalo perfettamente impacchettato dentro una carta a fiori blu, aumentando l’aspettativa di chi riceve il dono vista la grande cura del pacchetto. Continuano così le note di regia: “Eppure, in breve, l’eccitazione lascia campo libero alla delusione. Nikita assiste sempre allo spacchettamento. Il regalo è più o meno sempre lo stesso: un centrotavola di porcellana, neanche brutto, ma spaccato in più parti. “Oh, mi si deve essere rotto nel tragitto. Mi dispiace”.
La frase è confezionata meglio del regalo. La immaginiamo a incartare un porta caramelle di ceramica, fare un bel fiocco al centro e poi colpire il regalo in tre o quattro parti strategiche con
il batticarne, che tra l’altro ha comprato apposta. Nikita si lava a pezzi, non entra mai nella vasca e tantomeno fa la doccia. Si lava a pezzi perché risparmia tempo e acqua. L’odore non è lo stesso, va detto, ma lo camuffa bene con i Tesori d’Oriente. Ha una discreta collezione che va dall’Orchidea della Cina al Fiore del Dragone, dal Legno di Guaiaco al più comune Fiore di Loto. Dice di adorare l’Oriente e una volta è arrivata fino a Lignano Sabbiadoro. “È l’America che ci ha rovinato”. ripete spesso, forse perché ha in testa un’idea di società vagamente comunista, ma molto vaga. Proprio lei che non sa condividere nemmeno una bottiglia di rosso della casa”.
Lo spettacolo ci fa entrare delicatamente nel mondo di questa donna affascinante e originale che, come gli altri personaggi inventati e interpretati da Francesca Sarteanesi restano per sempre impressi nella memoria, come archetipi della biografia di ciascuno.
Sarteanesi nasce a Prato nel 1980 e dopo il diploma artistico si laurea in Discipline dello spettacolo all’università di Bologna. Nel 2006 fonda la compagnia Gli Omini con la quale lavora fino al 2018. Con la compagnia produce diversi spettacoli che girano in Festival e teatri di tutta Italia. Al lavoro di attrice a autrice affianca una intensa attività artistica e performativa esponendo in gallerie e spazi culturali. Nel 2018 crea la linea Almeno Nevicasse, una serie di maglioni ricamati a mano con scritte che isolano espressioni del linguaggio popolare mettendo in risalto tutta la forza espressiva della parola. Nel 2019 debutta un nuovo spettacolo, Bella Bestia, prodotto da Officine della Cultura e sostenuto da Armunia. Nel 2020 debutta con lo spettacolo Sergio, coprodotto da Gli Scarti e Kronoteatro.