Getting your Trinity Audio player ready...
|
PISTOIA – La danza torna a Pistoia per la sua quarta e attesa stagione: sei appuntamenti, da ottobre 2025 a marzo 2026 sui palchi del Teatro Manzoni e del Funaro, che raccontano la danza contemporanea attraverso i corpi, le visioni e le urgenze di alcuni tra i più interessanti coreografi e performer della scena nazionale e internazionale.
La stagione al Funaro si apre con una coproduzione che vede i Teatri di Pistoia, insieme ad altri prestigiosi partner, al fianco di Marco D’Agostin con Asteroide. Un musical di cui è il solo interprete e coreografo, con uno stile unico, caratterizzato dall’insolita fusione di influenze provenienti da differenti linguaggi della danza unite alla fragilità e all’umorismo. In un corpo a corpo con Broadway, D’Agostin dà vita a un inedito duetto che ha per coppie di protagonisti la scienza e l’amore, l’intrattenimento e l’informazione, la vita e la morte, la danza e il teatro: racconta, in altre parole, la straordinaria capacità della vita – e dunque dell’arte – di ripresentarsi sempre, in nuove forme, senza soccombere mai.
Al Teatro Manzoni una speciale Sagra della primavera, coreografata dai giovani e visionari Dewey Dell, per la prima volta a Pistoia. Questa versione del capolavoro di Igor Stravinskij, premio Danza&Danza 2023 come miglior produzione italiana, ricorda che in ogni metamorfosi e grande cambiamento dell’essere umano, la morte è sempre al fianco della vita, come un rito di passaggio o di rivoluzione interiore. E soprattutto nel mondo animale e vegetale la morte è ancor di più un invito alla vita. La primavera, poi, è il periodo di massimo turbamento, dove il terrore dell’esistenza si fonde alla gioia vertiginosa dell’esserci.
In prima regionale, al Funaro, per due serate consecutive ci sarà This is a premiere, nuova e insolita collaborazione che vede l’incontro tra Cristiana Morganti, protagonista delle nostre produzioni danza e meravigliosa interprete per anni del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, ed Emanuele Soavi, cresciuto con coreografi come William Forsythe e Jiří Kylián.
Entrambi artisti italiani che vivono e lavorano in Germania, coreografi di successo, consapevoli dei loro background di appartenenza, Morganti e Soavi si presentano oggi alla scena internazionale con un progetto comune che li vede nel doppio ruolo di interpreti e autori. Confrontandosi l’uno con l’altra sull’arte e sul teatro, indagano le loro origini, il dietro le quinte della loro carriera e l’innegabile evidenza di essere consciamente e inconsciamente legati a specifiche radici culturali.
Lo spettacolo The Wall_Dance Tribute, che vede in scena i 9 danzatori della MM Contemporary Dance Company, interpreti delle coreografie di Michele Merola, e l’attore Jacopo Trebbi, prende vita dallo storico album dei Pink Floyd, pubblicato nel 1979, e dall’omonima pellicola cinematografica di Alan Parker. The Wall è un manifesto, un atto di protesta contro una società che non rispetta gli uomini in quanto esseri senzienti e liberi, nato dal sentimento di rabbia e frustrazione del leader della band britannica Roger Waters. Proprio come accade nell’adattamento cinematografico, la storia, i flashback, le voci dei personaggi saranno in continua condivisione, si sovrapporranno tra loro per costruire la storia di Pink e la sua “folle confusione”, raccontata attraverso l’intrecciarsi delle arti in questo spettacolo composito, sospeso tra teatro, danza e musica.
Per la prima volta a Pistoia anche una coreografia di Sofia Nappi, una serata con doppio programma The Fridas/Wabi-Sabi. The Fridas è un duetto ispirato al dipinto Le due Frida di Frida Kahlo, mentre Wabi-Sabi è un trio. Entrambi i pezzi esplorano il complesso tema dell’identità umana attraverso un rapporto di complicità e contrasto, attraverso una danza che rivela intimità e vulnerabilità, sfidando le convenzioni sulla mascolinità. Le coreografie di Nappi divengono veicolo espressivo delle migliaia di sfaccettature contenute in ogni singolo individuo ed invitano sempre a un’accettazione ironica del caos della vita: nell’umorismo troviamo il balsamo per continuare ad affrontare le sfide dell’esistenza.
In esclusiva per la Toscana, a chiudere la stagione al Teatro Manzoni, sarà Prélude_Preludio, spettacolo messo in scena dalla compagnia francese Accrorap diretta dal danzatore e coreografo Kader Attou, uno dei maggiori esponenti della danza hip-hop che con un approccio artistico umanista e aperto al mondo, fonde le influenze e abbatte le barriere tra i generi.
La sua danza è all’insegna della condivisione, del dialogo tra culture e dello scambio di visioni estetiche. Il suo lavoro si ispira a diverse discipline, tra cui il circo, la danza contemporanea, la danza indiana, le arti visive, la musica araba tradizionale, la musica classica, l’hip-hop e la musica elettroacustica. In quanto figlio di immigrati, le questioni dell’identità, della differenza e dell’alterità sono alla base del suo approccio, che trasforma la sua danza in un luogo di convergenza dove si costruisce una comunità di corpi e di emozioni.