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PISTOIA – Riparte la lunga stagione del teatro a Pistoia.
La stagione di prosa 2024/25 dei Teatri di Pistoia, a cura di Saverio Barsanti, si apre al Teatro Manzoni sabato 12 e domenica 13 ottobre (feriale alle 20.45, festivo alle 16) con La coscienza di Zeno di Italo Svevo, capolavoro della letteratura del Novecento, romanzo antesignano di respiro potentemente europeo, ironico e di affascinante complessità, che ha celebrato nel 2023 i cent’anni dalla pubblicazione.
Sul palco del Teatro Manzoni il nuovo allestimento curato dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – e coprodotto con Goldenart Production – per la regia di Paolo Valerio, nell’ambito di un ricco percorso di ricerca dedicato agli importantissimi giacimenti culturali di Trieste e del suo territorio. Il personaggio di Zeno avrà il volto di Alessandro Haber, un attore dal carisma potentissimo e dall’istinto scenico assolutamente personale, che fuori da ogni cliché sa coniugare ironia e profondità in ogni interpretazione. Un ruolo che anche in passato è sempre stato appannaggio di grandi attori, basti citare Alberto Lionello (protagonista anche del celebre sceneggiato Rai), Giulio Bosetti, Renzo Montagnani e Johnny Dorelli, quest’ultimo, anche lui interprete di una successiva riduzione televisiva.
Con Alessandro Haber, sul palco, un cast affiatato di artisti: Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi, Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo. Lo spettacolo si avvale dell’adattamento di Monica Codena (che firma anche i movimenti di scena) e Paolo Valerio; scene e costumi sono di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche di Oragravity e i video di Alessandro Papa.
Così Saverio Barsanti, direttore artistico Teatri di Pistoia: “Nel mondo di oggi sempre più dominato da social, influencer, followers, fake news, intelligenza artificiale, il paradosso è che è il Teatro, regno della finzione per antonomasia, forse la forma di spettacolo dal vivo più antica, che ci riporta al principio di realtà. Con le storie vissute in scena, il Teatro ci muove, scuote i nostri cuori, a volte ci fa ridere, a volte commuovere fino alle lacrime, fa riflettere le nostre menti sulle sorti degli esseri umani e sulle dinamiche dei grandi fatti storici, fino a renderci esseri umani migliori e più veri.”
La figura monumentale di Italo Svevo ed il suo straordinario romanzo psicanalitico vi rappresentano un momento di profondo, universale significato. La coscienza di Zeno, d’altra parte, possiede anche una propria vivace teatralità, per la sperimentazione di una scrittura innovativa e per il suo essere dominata dalla coinvolgente, complessa e attualissima figura di Zeno Cosini. Il romanzo infatti sgorga dagli appunti del protagonista che si sottopone alle cure dello psicanalista Dottor S cercando, per quella via, di risolvere il suo mal di vivere, la sua nevrosi e incapacità di sentirsi in sintonia con il mondo e con la realtà. Il suo percepirsi inetto e malato, ed i suoi ostinati – ma mai del tutto convinti – tentativi di cambiare e guarire, portano Zeno ad attraversare l’esistenza, intrecciando sorprendentemente quotidianità borghese ad episodi surreali ricchi di humour e di verità, e ad illuminazioni che possiedono una forza che ancora ci scuote.
Campagna abbonamenti, prevendita Formula Libero e biglietti in corso alla biglietteria del Teatro Manzoni 0573,991609 – 27112 e online su www.bigliettoveloce.it.
La Stagione di Prosa proseguirà il 9 e 10 novembre con Cose che so essere vere (Things I Know to Be True) di Andrew Bovell, con Giuliana De Sio e Valerio Binasco, che firma anche la regia, nuova produzione Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale.