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PISTOIA – Un convegno sugli anni d’oro dell’industria della Breda a Pistoia, curato dal Gruppo Lavoratori Anziani di Breda Costruzioni Ferroviarie. L’evento dal titolo 1975 – 2000 Gli anni del cavallino è organizzato dalla Biblioteca San Giorgio e si terrà sabato 5 ottobre, a partire dalle 9 in Auditorium Terzani.
L’ultimo quarto del secolo scorso corrisponde al periodo nel quale l’azienda di Pistoia che costruiva locomotive e carrozze ferroviarie, fondata ai primi del Novecento, assunse il nome di Breda Costruzioni Ferroviarie e fu contraddistinta dal logo del cavallino rampante rosso, racchiuso in un cerchio nero. È stato un periodo caratterizzato da grandi movimenti di idee, che circolarono in ogni parte del mondo e che portarono a significativi cambiamenti in campo sociale ed economico. Tutto il settore industriale risentì di questo fervore creativo e furono introdotte importanti innovazioni nei prodotti e nei processi produttivi.
Anche l’industria ferroviaria fu investita da questa voglia di rinnovamento e la Breda Costruzioni Ferroviarie fu oggetto di un globale aggiornamento organizzativo, del potenziamento degli organici e di un sostanziale miglioramento delle capacità produttive, grazie anche al suo trasferimento nel nuovo, moderno stabilimento di via Ciliegiole. Dalla metà degli anni ’70, l’azienda intraprese un considerevole sforzo promozionale rivolto al mercato estero dove furono presentati progetti dall’alto contenuto tecnologico e di design che, in molti casi, si tradussero in contratti di fornitura di veicoli. Negli Stati Uniti, ad esempio, in molte linee di tram e metropolitane, circolano veicoli progettati e costruiti a Pistoia. Tutto ciò ebbe notevoli ripercussioni sull’ambito cittadino e contribuì ad accrescere la notorietà della città e del suo territorio, non più solo per il suo ragguardevole patrimonio artistico, ma anche come centro industriale di rilevanza mondiale.
Il Gruppo Lavoratori Anziani della Breda Costruzioni Ferroviarie, costituito da molti degli attori che assistettero e produssero quei cambiamenti, convinti di aver vissuto un periodo particolarmente positivo e creativo, invita dunque in questa occasione a un incontro di riflessione e, con questo intento, presenta alcune memorie inedite e originali. Queste, ovviamente, parlano di progetti, tecnologie e processi produttivi, che testimoniano il grande fermento di quegli anni e la grande voglia di sperimentare, di confrontarsi con il mondo e scrollarsi di dosso la provincialità che fino ad allora aveva caratterizzato l’industria ferroviaria di Pistoia.
Gli interventi del convegno, per la maggior parte diretti protagonisti di quegli anni, attraversano dunque tutti gli aspetti di quel periodo straordinariamente ricco e complesso, da quelli più per così dire sociologici, a quelli più ingegneristici, da quelli più economici a quelli più centrati sul rapporto con la città e sull’eredità lasciata in dote.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.