PISTOIA – Funaro, Gianni Cascone presenta il libro di Pascal Quignard Le tavolette di bosso di Apronenia Avizia (Analogon edizioni). Al via mercoledì 19 febbraio alle 19 un altro appuntamento della rassegna Scusate il ritardo, libri usciti ieri che leggeremo anche domani, inclusa nel ciclo La biblioteca, l’isola, le sue voci.
Esempio dell’abilità artistica di Pascal Quignard, questo particolare romanzo intreccia con eleganza elementi formali della poesia giapponese e tratti della cultura Heian con il mondo declinante della Roma tardo-imperiale. Senza mai svelare la finzione, Quignard simula il ritrovamento del diario di un’anziana patrizia romana, Apronenia Avizia, vissuta all’epoca delle invasioni barbariche e dell’affermazione del cristianesimo. Quignard fornisce le fonti del testo, copia dell’originale inciso su tavolette di bosso cerate: annotazione di acquisti di vini e tessuti, ma anche di umori, percezioni, sogni, ricordi, liste di avvenimenti piacevoli, avversioni, preferenze sessuali. Benché Quignard presenti il diario come una traduzione dell’originale latino, agli occhi di un lettore attento il testo non soltanto si rivela intessuto di allusioni a opere di autori classici (Ovidio, Lucrezio, Petronio, fino a calchi di celebri epigrammi di Marziale) ma la sua struttura riprende lo stile del sôshi giapponese, con richiami formali e contenutistici alle Note del guanciale di Sei Shōnagon, scrittrice e dama di corte dell’imperatrice Sadako, vissuta nel Giappone del X secolo.
Lo scrittore bolognese Gianni Cascone, da molti anni insegnante del laboratorio di scrittura del Funaro, è uno dei capostipiti della ‘scrittura creativa’ in Italia. Dai suoi laboratori negli ultimi anni sono nati sei autori collettivi: IndiMondi di San Lazzaro di Savena, Banchéro di Taggia, Navigadour di Bologna, Quadrante 61 di Russi, gli Immagici e i Funari di Pistoia. Fra i suoi romanzi 1, 2, 3 beginning from the darkest dream, con immagini di Frank Breidenbruck (Gli Ori 2000), e Quadrante Nord (Manni 2004). Nel 2016 sono usciti i racconti sui luoghi e sui viaggi La coda dell’occhio, con prefazione di Marc Augé e postfazione di Franco Farinelli, mentre del 2019 è la raccolta di poesie La palude medesima, cui sono seguite le raccolte Haiku della peste (2020) e Haiku della peste II (2021), tutti editi da Giraldi.
Giovedì 20 febbraio nella caffetteria del Funaro, è in programma come sempre Di cena in (s)cena, un’esperienza gastronomica che propone un menù con piatti della tradizione toscana rivisitati con fantasia e assaggi thailandesi (per prenotazioni: telefono 0573 977225, mail ilfunaro@teatridipistoia.it). Un doppio appuntamento tra piatti e parole.
Scusate il ritardo, libri usciti ieri che leggeremo anche domani propone libri rimasti orfani di ristampa o di libreria. Vengono presentate opere non recenti, spesso uscite anche dai canali commerciali, nella speranza che possano trovare nuova linfa in nuovi lettori, che possano tornare a nutrirsi e nutrire, a crescere e trasformarsi. Riscoprire libri utili, spesso fondamentali, a rischio di estinzione o dimenticati troppo presto, è anche un’operazione ecologica perché ci indirizza verso le biblioteche pubbliche presidi di resistenza, rifugi contro la desertificazione e l’appiattimento culturale, serre di cura, raccolta e conservazione della curiosità. Presentazioni che divengono dunque attestazioni pubbliche di resistenza, nella certezza che i libri scelti possano essere estratti dagli scaffali di una biblioteca e liberati dalla polvere.
La biblioteca, l’isola, le sue voci propone una serie di percorsi di approfondimento attorno al tema della lettura anche con l’idea di promuovere i servizi e il patrimonio della biblioteca del Funaro, che arricchisce la proposta di Teatri di Pistoia. Questa biblioteca offre possibilità di studio, consultazione e prestito ed è dedicata al teatro e alla ricerca teatrale del ‘900, con testi sulle drammaturgie, sulla pedagogia e sulla formazione teatrale, volumi di grandi autori e maestri del teatro del Novecento e materiale di documentazione audiovisiva. È inoltre sede del Fondo Andrés Neumann e del Fondo Paolo Grassi, è inserita nella Rete Documentaria della provincia di Pistoia (REDOP), fa parte del progetto del Comune di Pistoia Librida, che si propone come spazio comune di tutti i lettori e dei produttori di lettura a livello cittadino, un’interfaccia digitale permanente in grado di diventare la ‘casa comune a distanza’ di biblioteche, librerie, case editrici locali e altri soggetti operanti nella filiera del libro e partecipanti al Patto di Pistoia per la lettura.