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Dialoghi di Pistoia, ultima giornata con tanti appuntamenti

Dall'ambiente all'abitare. Chiude la conferenza dello psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini sul tema delle relazioni

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PISTOIA – Si conclude domani (25 maggio) la sedicesima edizione dei Dialoghi di Pistoia, il festival di antropologia del contemporaneo promosso dalla Fondazione Caript e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli.

L’ultima giornata dei Dialoghi si apre alle 10 al Teatro Manzoni con la lezione dell’antropologo Adriano Favole Antichi e nuovi nomadismi. Siamo una specie nomade, siamo migranti inquieti e irrequieti. Le società nomadi del passato e dell’altrove non sono curiosità esotiche: ci aiutano a capire i nuovi nomadismi, che a loro volta ci aiutano a capire quelli contemporanei. I nomadi di ieri e di oggi sono accomunati da una fede: l’interdipendenza che ci lega agli altri, il superamento dei confini, il prevalere dell’orizzonte sulle piccole patrie. Al termine della conferenza, sempre al Teatro Manzoni, si terrà la premiazione con la consegna dei libri ai 23 studenti e studentesse che hanno scritto i racconti che formano il libro Questa casa non è un albergo da parte di Cristina Pantera, vicepresidente della Fondazione Caript, e di Edoardo Brugnatelli, presidente di Centro Formazione Supereroi.

Alle virtù del turismo si crede come a una religione, ma dove arriva il turismo, dopo un po’ non cresce più niente. Consumare i luoghi: overtourism ed ecologia della ricercatrice e giornalista Sarah Gainsforth, alle 10 al Teatro Bolognini, ci aiuta a comprendere il salto di scala compiuto negli ultimi vent’anni dal settore, oggi così problematico da giustificare misure securitarie per gestire i flussi in ambienti fragili: il turismo è diventato un problema di ordine pubblico, e di rottura delle relazioni dell’abitare per trasformare territori in luoghi di vacanza e di consumo, per venderli come merci.

Il cambiamento climatico non è più alle porte, è ormai dentro casa nostra: la Terra. E questa sorta di tempesta ambientale trasformerà le nostre esistenze. Nei prossimi cinquant’anni temperature più elevate e l’aumento dell’umidità renderanno vaste aree del pianeta invivibili. Le genti che le abitano saranno costrette a cercare rifugio altrove, in regioni più fresche. Quali saranno le conseguenze? Le invasioni climatiche, come cambierà il pianeta è un dialogo tra Gaia Vince, scienziata e giornalista scientifica, e l’antropologo Marco Aime, alle 11 in piazza del Duomo.

Alle 12 al Teatro Bolognini, Irene Borgna, antropologa e scrittrice, terrà la lezione Tutto scorre: non si abita due volte la stessa montagna. Le montagne sono al centro di un dibattito sull’abitare e sugli abitanti: pendolari, di passaggio, nuovi, rimasti, immigrati per forza o per scelta, corteggiati o acquisiti controvoglia. Se prima si parlava di spopolamento oggi si registrano i primi segni di una nuova tendenza, ma cosa cerca e, soprattutto, cosa trova oggi chi sale in montagna? E sono pronte le montagne a ospitare chi vorrà sfuggire al clima invivibile delle città e a sopportare il carico turistico di chi già le frequenta ormai in ogni periodo del giorno e dell’anno, con ogni mezzo e senza alcuna consapevolezza del proprio impatto?

Emanuela Evangelista, biologa della conservazione e attivista ambientale, alle 15 al teatro Bolognini spiega come Abitare l’Amazzonia, la maggior foresta tropicale del pianeta, un ambiente originario, uno dei pochi luoghi del pianeta che sembra aver resistito alla forza trasformatrice dell’homo sapiens. Ma come si vive in un piccolo villaggio dell’Amazzonia remota? Cacciatori e raccoglitori vivono, anzi sono, la comunità naturale di cui fanno parte, condividono con le altre specie spazi e risorse, collaborano. E ci offrono una visione del mondo di grande ispirazione.

Sempre alle 15, nell’Antico Palazzo dei Vescovi, l’architetta Orsina Simona Pierini fa un excursus su come è cambiato il nostro abitare le nostre case, in un continuo equilibrio tra urgenza abitativa e nuovo status sociale. Dalla casa per tutti alla casa di tutti: la cultura dell’abitare in Italia si muove tra la spinta del moderno e il riconoscimento della tradizione.

Alle 17 al teatro Manzoni è la volta di Matteo Caccia: da anni il conduttore radiofonico raccoglie, racconta e assembla storie, le riceve, le restituisce e le mette insieme tra loro intorno a un tema in modo da triangolare, dare profondità, moltiplicare i punti di osservazione. Abitare le storie è un momento di racconto di storie sull’abitare, sullo stare nei luoghi, negli spazi e sulla maniera di farli diventare propri, una casa, un posto in cui essere la versione più simile all’idea che si ha di sé.

Costruire con la terra e con l’acqua (alle 17 nell’Antico Palazzo dei Vescovi) è un viaggio condotto dall’architetto Ferdinando Fagnolatra le più antiche architetture in terra cruda dell’Africa subsahariana. La realizzazione di tali costruzioni, che vanno dalle semplici capanne a grandi edifici, come alcune moschee di Timbuctù o Djenné, sono testimoni di antiche culture, profondamente radicate nell’ambiente, nelle cui forme si fondono esigenze abitative, abilità tecnologiche e legami con la dimensione spirituale delle popolazioni che le hanno erette.

I Dialoghi di Pistoia si concludono alle 18,30 in piazza del Duomo con la conferenza dello psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini Non si può stare al mondo senza stare in relazione: in un mondo sempre più frammentato dove è molto frequente sentirsi isolati, i più giovani ricercano in modo più autentico rispetto al passato gli adulti, impegnati a loro volta a sostenere che le nuove generazioni abbiano avuto troppo e siano state troppo amate. Lancini ci spiega la necessità di una nuova posizione adulta e delle responsabilità che gli adulti hanno verso le future generazioni: è suonata la campanella, inizia l’ora di relazione.

Tutti gli eventi sono a pagamento, 3, 7 o 10 euro, con l’esclusione dell’evento di apertura e i film, gratuiti fino a esaurimento posti, e gli eventi per bambine e bambini, gratuiti su prenotazione a boemondoaps@gmail.com.

Il festival quest’anno riflette sulle diverse modalità e culture dell’abitare il pianeta, esplorando il tema Stare al mondo: ecologie dell’abitare e del convivere con 35 ospiti e 54 appuntamenti.

Il festival gode del patrocinio del Mic – Ministero della cultura e della Provincia di Pistoia, del patrocinio e del sostegno della Regione Toscana e di Intesa Sanpaolo, partner dell’evento. Media Partner Rai Radio 3.

Informazioni e programma completo: www.dialoghidipistoia.it.

© Riproduzione riservata

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