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‘Asteroide’ di Marco D’Agostin apre la stagione di danza dei Teatri di Pistoia

L'autore è vincitore del Premio Ubu 2018 come Miglior performer under 35 e del premio Ubu 2023 per il miglior spettacolo di danza

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PISTOIA – Giovedì (23 ottobre) alle 20,45 al Piccolo Teatro Mauro Bolognini apre la stagione danza di Teatri di Pistoia, a cura di Lisa Cantini, Asteroide, uno spettacolo di Marco D’Agostin, coprodotto dall’ente.

Un omaggio al musical, alle sue travolgenti e paradossali logiche, alle storie d’amore che finiscono improvvise come un asteroide e alla nostra umana, intollerabile finitezza. Con la consueta ironia, Marco D’Agostin costruisce una partitura per voce e corpo che muovendosi tra paleontologia, danza e sentimento racconta gli infiniti modi coi quali la vita trova sempre il modo di resistere.

La geologia e il romanticismo hanno una cosa in comune: raccontano che le cose durano a lungo. L’assurda ipotesi di un asteroide che avrebbe portato all’estinzione istantanea di tutti i dinosauri ha sconvolto la comunità scientifica negli anni Ottanta: nessuno poteva accettare una storia così terribilmente affascinante ma insieme troppo inverosimile. La stessa incredulità di chi, all’improvviso, si ritrova senza un amore: è difficile accettare che la vita possa cambiare direzione in modo così repentino e crudele. Nel nuovo spettacolo di Marco D’Agostin, la figura di un misterioso paleontologo si presenta al pubblico per discorrere di ossa, estinzioni e materiale cosmico.

Appare subito chiaro che qualcosa non torna: le sue frasi si lasciano scappare dettagli sentimentali, la postura di un arto assume una bizzarra posa coreografica, la pronuncia delle parole assomiglia sempre di più a un canto. Una minaccia incombe sul corpo del divulgatore, tanto terrificante quanto la scia di un asteroide: è il musical, la forma di entertaining più paradossale ed estenuante, che sembra voler divorare la conferenza per mettere alla prova la capacità di danzare e cantare il racconto della fine. In un corpo a corpo con Broadway, il divulgatore/performer dà vita a un inedito duetto che ha per coppie di protagonisti la scienza e l’amore, l’intrattenimento e l’informazione, la vita e la morte, la danza e il teatro. Tra tradimenti, ossa di dinosauro e misteriose grotte piene di iridio, Asteroide racconta la straordinaria capacità della vita – e dunque dell’arte – di ripresentarsi sempre, in nuove forme, senza soccombere mai. E noi viventi, chiamati di continuo a ricostruirci dopo le apocalissi – che in un vertiginoso capovolgimento D’Agostin ci invita a osservare come se fossero sempre alle nostre spalle – siamo la prova che costruiamo noi stessi strato dopo strato, come il tessuto terrestre, e che le nostre biografie sono piccole ere geologiche

Così Marco D’Agostin: Nel 1958, poco prima di morire, Doris Humphrey scrisse che la natura della danza è la sua assoluta impermanenza e che ogni coreografo è incatenato al suo tempo. Io non so ancora quale sia la mia danza, e mi pare che sia necessario porsi questa domanda ogni giorno. Ogni mattina il corpo è nuovo e non ne sappiamo assolutamente nulla. Eppure, da qualche parte, mi pare anche che la mia danza sia il disperato tentativo di lavorare sul brivido della durata.”

Marco D’Agostin è vincitore del Premio Ubu 2018 come Miglior performer under 35 e del premio Ubu 2023 per il miglior spettacolo di danza (Gli anni). Nel 2023 gli è stato conferito il quarto Premio Riccione Speciale per l’innovazione drammaturgica. È artista associato del Piccolo Teatro di Milano.

I suoi lavori si interrogano sul funzionamento della memoria, dando vita a dispositivi coreografici che a partire da archivi personali o collettivi cercano di innescare con il pubblico pratiche di partecipazione e immedesimazione. La sua danza, una geografia complessa in cui suoni, parole e movimenti collidono di continuo, tende sempre verso la compromissione emotiva di chi la compie e di chi la guarda. Nel 2024 è uscito per i tipi de Il Saggiatore Anni, lettere e valanghe, un volume co-scritto con Alessandro Iachino sulle drammaturgie per la danza.

Abbonamento stagione di danza (sei spettacoli): da 60 a 72 euro.  I biglietti (da 9 a 15 euro) sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Manzoni, al Funaro e online su www.bigliettoveloce.it. 

Tutti gli appuntamenti di Teatri di Pistoia per prosa, La via del Funaro, concertistica al Manzoni, cameristica e Ri-Belli sono disponibili sul sito www.teatridipistoia.it.

© Riproduzione riservata

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