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Alla caffetteria del Funaro riparte ‘La biblioteca, l’isola, le sue voci’

Si presenterà il libro del premio Nobel Gao Xingjian 'Spirito errante pensiero meditativo – Tutte le poesie'

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PISTOIA – La biblioteca, l’isola, le sue voci, lunedì 13 gennaio alle 19 parte la nuova edizione delle avventure letterarie nella biblioteca e fra i tavoli della caffetteria del Funaro.

Il ciclo dal titolo Libriamo nei lieti calici, presenterà al pubblico il libro del premio Nobel Gao Xingjian, Spirito errante pensiero meditativo – Tutte le poesie (La nave di Teseo, 2024): Simona Polvani, che ha tradotto il testo dialogherà con Massimiliano Barbini.

Dichiara Gao Xingjian a proposito dell’opera: “Per quanto sin dall’infanzia abbia scritto poesia ininterrottamente, ne ho pubblicata pochissima. Non mi riconosco come un poeta, anche se si può dire che la poesia irrighi tutta la mia opera. Le mie poesie richiamano tutte il linguaggio parlato, sono immediatamente comprensibili. (…) I miei poemi, in questa epoca di feticismo consumistico e di dilagare generalizzato della politica, mirano a ricercare la poesia che ai nostri giorni è già del tutto scomparsa”.

Gao Xingjian è nato in Cina nel 1940, vive a Parigi dal 1987, con cittadinanza francese. Nel 2000 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Artista totale, è scrittore, pittore, drammaturgo e critico letterario, oltre che traduttore e regista teatrale e cinematografico. Tra i suoi libri editi in Italia, ricordiamo Una canna da pesca per mio nonno (2001), Per un’altra estetica (2001), La montagna dell’anima (2002), Il libro di un uomo solo (2003), La fuga (2008), Teatro (2011) e Letteratura e ideologia (2012, con Claudio Magris). Presso La nave di Teseo ha pubblicato la raccolta di saggi Per un nuovo Rinascimento (2018, vincitore del premio Roma).

Simona Polvani, poetessa, performer, artista visiva, traduttrice letteraria, è dottore di ricerca in arti visive e arti dello spettacolo, docente a contratto di arti sceniche, teatro e performance all’École des Arts de la Sorbonne a Parigi. Ha tradotto e curato varie opere di Gao Xingjian, premio Nobel per la Letteratura nel 2000.

Il Funaro, una delle sedi delle numerose attività di Teatri di Pistoia, possiede una biblioteca, che offre possibilità di studio, consultazione e prestito ma anche questo programma di attività. Libriamo nei lieti calici è un ciclo di presentazioni di libri, attuali e non, una al mese, al lunedì sera. Conversazioni informali, davanti a un bicchiere di vino, nelle quali il libro è occasione per raccontare una o più storie che abitano le pagine e le esperienze di chi le ha create. Vengono introdotti libri più o meno recenti creati da amici vecchi e nuovi del Funaro, con un’ideale e a volte concreta continuità con ciò che passa nel frattempo in scena.

Scusate il ritardo, libri usciti ieri che leggeremo anche domani è invece l’invito a presentare un libro rimasto orfano di ristampa o di libreria. Verranno presentati libri usciti da tempo, in tutti i sensi, spesso anche dai canali commerciali, nella speranza che possano trovare nuova linfa in nuovi lettori, che possano tornare a nutrirsi e nutrire, a crescere e trasformarsi perché, come diceva Borges, ogni lettore cambia per sempre il libro che legge. Riscoprire libri utili, spesso fondamentali, a rischio di estinzione o dimenticati troppo presto, è anche un’operazione ecologica perché ci indirizza verso le biblioteche pubbliche presidi di resistenza, rifugi contro la desertificazione e l’appiattimento culturale, serre di cura, raccolta e conservazione della curiosità. Presentazioni che divengono dunque attestazioni pubbliche di resistenza, nella certezza che i libri scelti possano essere estratti dagli scaffali di una biblioteca e liberati dalla polvere e che, nel caso dei fuori catalogo, se per volontà di qualche impavido editore, trovassero l’ebbrezza della ristampa ne varrebbe sicuramente la pena e la carta.

Il 12 febbraio si parte questo ciclo con Le tavolette di bosso di Apronenia Avizia, di Pascal Quignard, con Giovanni Cascone. Completa questa edizione di La biblioteca, l’isola, le sue voci l’ormai noto Cinetandem, il cinema più piccolo del mondo, collocato vicino alla biblioteca del Funaro, con i suoi due posti e le proiezioni a sorpresa di cortometraggi d’autore.

Le biblioteche sono luoghi vivi, quella di un teatro, come nel caso di Teatri di Pistoia può essere anche ‘dal vivo’: la pagina stampata diventa parola detta, la solitudine della lettura diventa condivisione, confronto. Fra i non molti teatri a possedere una biblioteca, quella del Funaro è dedicata al teatro e alla ricerca teatrale del ‘900, con testi sulle drammaturgie, sulla pedagogia e sulla formazione teatrale, volumi di grandi autori e maestri del teatro del Novecento e materiale di documentazione audiovisiva, è sede del Fondo Andrés Neumann e del Fondo Paolo Grassi ed è inserita nella Rete Documentaria della provincia di Pistoia (Redop). Fa parte del nuovo progetto del Comune di Pistoia Librida, che si propone come spazio comune di tutti i lettori e dei produttori di lettura a livello cittadino, un’interfaccia digitale permanente in grado di diventare la ‘casa comune a distanza’ di biblioteche, librerie, case editrici locali e altri soggetti operanti nella filiera del libro e partecipanti al Patto di Pistoia per la lettura.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

© Riproduzione riservata

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