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PISTOIA – Un nuovo bub aziendale dedicato alla chirurgia dell’orecchio, un hub per le patologie dell’intestino e l’altro per la chirurgia epatica. “Salgono così a tre le strutture a carattere aziendale centralizzate all’ospedale San Jacopo. Un nuovo angiografo per la Sala di emodinamica e l’organizzazione dell’attività di toracoscopia. Al Ceppo prende invece sempre più forma la Casa di Comunità. Sono i progetti già in essere e di prossima realizzazione per lo sviluppo socio sanitario nell’area pistoiese, di cui oggi ho preso visione diretta, complimentandomi con coloro che li hanno realizzati o li stanno portando avanti”.
Lo ha dichiarato il direttore generale, Valerio Mari, al termine del suo incontro con i professionisti che si è svolto sia in ospedale che sul territorio, insieme al direttore sanitario, Simona Dei, al direttore dei servizi sociali Rossella Boldrini e al direttore del dipartimento infermieristico e ostetrico Paolo Zoppi.
In ospedale ad accogliere la direzione aziendale, per poi accompagnarla nei reparti, c’erano i direttori sanitario e infermieristico, Lucilla Di Renzo e Fabio Pronti, i quali hanno illustrato i vari progetti insieme ai singoli direttori delle strutture complesse (Soc) e agli infermieri coordinatori dei setting.
Un nuovo hub aziendale sarà dedicato alla chirurgia dell’orecchio, portando ad operare al San Jacopo i migliori otochirurghi dell’azienda e i migliori consulenti, al fine di trasformare il presidio in un centro di riferimento per la patologia stessa. Lo ha spiegato il dottor Antonio Sarno direttore della Soc di otorinolaringoiatria 1 che racchiude le strutture Orl di Firenze, Prato e ora anche di Pistoia e Pescia.
Sarno ha evidenziato che questa unione permetterà, in futuro, uno svolgimento dell’attività su 2 binari: un binario verticale, territoriale, per la gestione ordinaria e delle urgenze e un binario orizzontale che mira a gestire i percorsi di eccellenza, con professionisti specializzati reclutati da tutto il paese. In ottica futura pertanto, l’organico della Orl di Pistoia si arricchirà di un mix di specialisti giovani ed esperti che, in simbiosi con l’organico già in essere, porteranno un miglioramento non solo nella gestione ordinaria della patologia ma anche nella gestione delle patologie complesse, garantendo i percorsi, le valutazioni e i trattamenti chirurgici più attuali e all’avanguardia con particolare attenzione alla patologia tumorale del testa collo, la patologia della tiroide, la patologia del naso e dei seni paranasali, la chirurgia endoscopica e robotica delle vie aereo digestive superiori e la patologia e chirurgia del sonno. Dal punto di vista infermieristico il setting è coordinato dalla dottoressa Miria Lucchesi.
Altre novità riguardano la struttura di anestesia e rianimazione, diretta dal dottor Giuliano Michelagnoli, con il coordinamento infermieristico di Nadia Cunti, all’interno della quale è stato avviato un percorso di umanizzazione delle cure (la rianimazione è aperta dalle 14 alle 21), l’incremento delle donazioni di organo e sono già due le donazioni a cuore fermo (Ecmo), il nuovo ambulatorio di bioetica, oltre alla partecipazione al progetto di ricerca sul post arresto cardiaco ed a quello che riguarda l’attività extracorporea (insufficienza multiorgano). Sono, questi, alcuni dei cambiamenti e degli obiettivi di un reparto sempre più orientato alla formazione dei sanitari e all’innovazione e ad adottare misure che possano non solo migliorare gli aspetti assistenziali e terapeutici, ma anche quelli del benessere dei pazienti e dei loro familiari.
Nelle sale operatorie, dirette dalla dottoressa Alessandra Panchetti, con il coordinamento infermieristico delle dottoresse Tania Fioravanti e Cristina Salvadori, la direzione aziendale ha invece appreso che si sta lavorando attivamente alla riduzione delle liste di attesa e che sono stati uguagliati i risultati del periodo precedente al Covid: non solo è stato aumentato il numero degli interventi, ma contemporaneamente è cresciuta la loro complessità (da quelli oncologici alla chirurgia epatica, dai trapianti di cornea alla ripresa della chirurgia di Orl, fino all’impegno attivo nella donazione di organi) con un maggior numero di ore di sala operatoria a parità del numero di interventi. Tali risultati sono stati conseguiti anche grazie al lavoro svolto dal gruppo Programmazione chirurgica.
In costante crescita anche l’attività di cardiologia interventistica, sia coronarica che strutturale, come quella di elettrostimolazione. Il San Jacopo è stato a tal proposito dotato di un angiografo di ultima generazione; un’apparecchiatura definita dal direttore della struttura complessa di Cardiologia, il dottor Marco Comeglio, davvero all’avanguardia per l’interventistica cardiologica.
Nel Polo endoscopico, con il coordinamento infermieristico della dottoressa Alessia Pieretti, si svolgono gli esami della Soc di gastroenterologia ed endoscopia digestiva, diretta dal dottor Mario Lombardi e quelli della Sos di pneumologia ed endoscopia bronchiale, diretta dal dottor Alessandro Fabbri. La struttura di Lombardi è stata scelta come hub aziendale per la diagnosi e la terapia delle patologie dell’intestino tenue mediante enteroscopia e, oltre a questo svolge attività endoscopica diagnostica ed operativa di primo, secondo e terzo livello sull’apparato digerente superiore, inferiore (compresa l’attività di secondo livello per lo screening del cancro colon-retto) e sulle vie bilio-pancreatiche; ha introdotto la colangioscopia (o coledocoscopia), metodica complementare alla Ercp per la diagnosi e la terapia delle patologie delle vie biliarie collabora con la Sos di chirurgia bariatrica, per eseguire le procedure di sutura endoscopica. Sono anche stati aperti due ambulatori di secondo livello per i pazienti affetti da malattie croniche intestinali e da malattie croniche del fegato.
Il dottor Fabbri, ha invece illustrato i nuovi progetti a partire dall’implementazione delle attività già esistenti: emogasanalisi a domicilio per ottimizzare la gestione dei soggetti con insufficienza respiratoria cronica; sviluppo del servizio di diagnosi e terapia dei disturbi respiratori sonno correlati (il più frequente è la sindrome delle apnee ostruttive del sonno Osas); l’organizzazione dell’attività di toracoscopia medica, attualmente non effettuata nelle strutture pneumologiche dell’Avc (area vasta centro), che può evitare di inviare in altre Aziende Sanitarie i pazienti che necessitano di tale procedura. Nella struttura, che opera sia al Santi Cosma e Damiano che al Piot di San Marcello Piteglio, ogni anno vengono diagnosticati circa 100 nuovi tumori polmonari; 219 i casi presi in carico e 88 i pazienti inviati alla chirurgia toracica dell’Aou di Careggi.
Sul territorio la direzione aziendale ha concentrato la propria visita al presidio Il Ceppo di Pistoia, futura sede della Casa e dell’ospedale di comunità, oggetto di importanti lavori di adeguamento funzionale finanziati con i fondi Pnrr, e che costituirà il nuovo riferimento territoriale in risposta ai bisogni sanitari e socio-sanitari della popolazione. La dottoressa Silvia Mantero, direttore della Zona/distretto insieme al dottor Daniele Mannelli, direttore del dipartimento rete sanitaria territoriale hanno descritto i vari step della struttura.
L’accessibilità al presidio sarà migliorata con la realizzazione di un ulteriore ingresso e di una serie di percorsi facilitati dal lato est che condurranno direttamente alla nuova reception collocata nell’androne storico dell’attuale Cup. I servizi saranno sviluppati seguendo criteri allineati ai percorsi sanitari previsti dalla nuova normativa (DM77/22), suddivisi per aree dell’edificio, funzionalmente autonome, in modo da razionalizzare le risorse. Ogni piano sarà organizzato in settori (nord, sud est e ovest) ognuno adibito ad una specifica funzione.
Piano terra: Centro Unico Prenotazioni, Punto Unico Accesso, Continuità assistenziale, Punto Intervento Rapido, Punto Prelievi, Centro Trasfusionale, Ambulatori dei Medici di Famiglia e Specialistici, Servizi Infermieristico Territoriale e Sociale; piano primo: Centro Donna e attività consultoriali (attualmente in Piazza San Bartolomeo), Senologia (attualmente in Via della Quiete), Salute Mentale Infanzia Adolescenza (Smia, attualmente nel padiglione Emodialisi, Via della Quiete, Vicolo Santa Caterina); piano secondo: Cure intermedie/Ospedale di Comunità, Odontoiatria; piano terzo: Cure Intermedie/Ospedale di Comunità, Centrali Operative Territoriali, uffici direzionali.