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PISTOIA – Promozione del Cammino di Santiago in Toscana, Pistoia rafforza la collaborazione con la Galizia. Nei giorni scorsi la città toscana ha accolto una delegazione di 11 sindaci galiziani dei Comuni toccati dal cammino francese (la più importante strada tra quelle che compongono il Cammino di Santiago), che hanno avuto modo di conoscere la città vistando i luoghi più caratteristici, primo tra tutti la Cappella del Giudizio della Cattedrale di San Zeno, che custodisce la reliquia di San Giacomo.
Accolti nella sala Maggiore del Palazzo comunale dal sindaco Alessandro Tomasi e dall’assessore al turismo Alessandro Sabella, in una due giorni di incontri la delegazione spagnola ha avuto modo di confrontarsi con Pistoia, comune capofila nell’ambito del Cammino toscano, e definire alcune linee guida da seguire per rafforzare e perfezionare gli accordi tra enti su un itinerario storico-devozionale jacopeo che, in Toscana, attraversa la regione da est a ovest collegando sette città, mentre in Spagna riguarda gli ultimi 160 chilometri del cammino francese.
“Questa visita rappresenta un passo importante per rafforzare i legami tra Pistoia e i Comuni galiziani lungo il Cammino di Santiago – dichiara l’assessore Alessandro Sabella – Il dialogo con i nostri colleghi spagnoli è stato prezioso perché abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci su come valorizzare ulteriormente l’itinerario jacopeo che attraversa la nostra regione e ci vede impegnati come Comune capofila. La presenza della delegazione spagnola, guidata da Maria Olga Iglesias Fontal, dimostra quanto sia forte la volontà di creare sinergie tra le nostre amministrazioni per rendere ancora più ricco e attrattivo questo cammino”.
Si è trattato, dunque, di un incontro significativo che ha gettato le basi per una collaborazione più stretta e proficua tra le due regioni. I cammini, come il Cammino di Santiago, non sono infatti solo itinerari fisici, ma rappresentano un ponte tra culture, tradizioni e persone. Così, da un lato viene rafforzato il patrimonio culturale delle comunità che attraversano, rendendole custodi di un’eredità antica che continua a essere rilevante per le generazioni contemporanee; dall’altro, si stimola un turismo sostenibile e di qualità, che favorisce lo sviluppo locale in modo equilibrato e rispettoso delle risorse ambientali e culturali.