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PESCIA – Ponte all’Abate, finita la pazienza dei commercianti.
“L’Associazione e le aziende rappresentate sono assolutamente sconcertate dalla gestione dei lavori a Ponte all’Abate – a dirlo, prendendo di nuovo duramente posizione, è Confcommercio – La prospettiva che si protraggano fino ad aprile determina una ferita enorme per l’economia locale”.
“Iniziati lo scorso mese di giugno, dopo quattro anni di senso alternato – dice Confcommercio – i lavori avrebbero dovuto concludersi dapprima in concomitanza con le festività natalizie, per consentire alle attività di sfruttare uno dei momenti più intensi dell’anno, ma non è stato così. E, adesso, anche l’idea della riapertura a gennaio pare sfumare”.
“Siamo di fronte – argomenta Confcommercio – ad una mancanza di responsabilità rispetto alle aziende, sia le dodici che insistono in prossimità del ponte, sia le molte che usufruiscono del collegamento. Il danno causato a tutto l’indotto da inefficienze e mancanza di programmazione è terribile. L’associazione ha rappresentato gli interessi delle imprese e le ha assistite sempre lungo questo percorso, nella consapevolezza che la chiusura determinasse una situazione grave. Nessuno però poteva immaginare che si arrivasse fino a questo punto. Se già chiedevamo prima, a più riprese, tempi certi per la fine dei lavori e ristori adeguati alle attività, adesso lo facciamo con ancora maggiore urgenza“.
“A questo punto viene da chiedersi – conclude Confcommercio – se chi decide abbia la consapevolezza che, così facendo, si determinano licenziamenti, cessazioni d’azienda e, in definitiva, un impoverimento generale di tutto il tessuto economico“.