PESCIA – “Riapertura del Ponte all’Abate il 10 aprile e 2.8 milioni di euro della Regione per i lavori del ponte e dell’asfalto fonoassorbente sulla lucchese”. Il consigliere regionale Marco Niccolai sulla sua pagina Facebook fa il punto dopo l’accesa assemblea pubblica promossa dall’amministrazione comunale di Pescia e dalla Provincia di Pistoia tenutasi per informare i cittadini rispetto a tempistiche e interventi per il ripristino dell’importante infrastruttura viaria senza lesinare sarcasmo per gli avversari politici.
“Ho notato subito – ha scritto l’esponente Pd – una cospicua presenza di tutti coloro che si sono coalizzati al ballottaggio contro il sindaco Riccardo Franchi: dirigenti e militanti di Fratelli d’Italia, della Lega (presente anche la consigliera comunale di Pistoia e provinciale Cinzia Cerdini), l’ex presidente della Provincia dal 1990 al 1999 Aldo Morelli, l’ex sindaco Oreste Giurlani e altri soggetti esterni a Pescia che non gradiscono l’attuale amministrazione pesciatina. La loro presenza così numerosa mi ha quasi commosso: quando pochi anni fa ci opponemmo allo scempio che l’amministrazione Giurlani-Morelli voleva fare mettendo via Pasquinelli a doppio senso (fermato da Regione e Province) non mi ricordo altrettanto amore per il destino del mio paese”.
Niccolai poi passa alle questioni inerenti i lavori del ponte. Sui tempi spiega come la Provincia abbia “annunciato che i lavori si concluderanno ragionevolmente prima di Pasqua, il 10 aprile, ed i tecnici hanno spiegato la complessità del progetto”; mentre sul progetto è stato sottolineato che “quello adesso in fase di esecuzione è stato approvato il 20 settembre 2022 e partiva dal presupposto che la Soprintendenza aveva impedito la demolizione e successiva ricostruzione. Perché – si domanda retoricamente – l’allora amministrazione comunale in carica (sindaco Giurlani con vice Morelli), se non condivideva il progetto, ad esempio, non ha fatto ricorso nei 60 giorni successivi e non si è attivata direttamente verso la Soorintendenza?“.
Capitolo ristori economici: “Il Comune di Pescia – scrive Niccolai – ha bruciato i tempi rispetto al tema dei ristori delimitando la zona delle attività economiche danneggiate e mandando i questionari per valutare l’effettivo importo del danno subito a tempi record: ad ora hanno risposto solo 18 attività su 70. Sulla base di quanto emergerà dal censimento potremo lavorare al provvedimento della Regione, in analogia con quanto avvenuto per il Ponte del Marchi e dei Mandrini nel 2020: occorre che le attività danneggiate rispondano al questionario il più presto possibile”.
Per quanto riguarda l’asfalto sulla lucchese è stato spiegato che “finiti i lavori del ponte, la Regione potrà concludere la posa dell’asfalto fonoassorbente sulla via Lucchese fino a Pescia (costo totale dell’intervento un milione di euro), già apposto dal confine con il Comune di Capannori fino al ponte“. E rivendica con soddisfazione che “quando, nell’aprile 2020, presi impegno rispetto al fatto che la Regione avrebbe totalmente finanziato la somma, qualunque fosse stato l’importo, fui definito, tra i vari epiteti, “millantatore”: ho mantenuto l’impegno visto che la Regione ha totalmente finanziato i lavori con 1.8 milioni di euro a cui bisogna aggiungere 1 milione di euro per asfalto fonoassorbente. Totale: 2,8 milioni“.