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PESCIA – Fondazione Nazionale Carlo Collodi, l’amministrazione comunale di Pescia esprime forte preoccupazione per la situazione che sta attraversando la realtà, “simbolo della nostra identità culturale e risorsa strategica per l’economia del territorio” si legge nella nota.
“La fondazione – afferma il vicesindaco con delega allo sviluppo economico Luca Tridente – rappresenta un patrimonio collettivo, grazie anche al lavoro quotidiano di tante persone e all’indotto che genera. In questo momento serve unità di intenti per tutelare lavoratori, territorio e comunità”.
“È opportuno chiarire alcuni aspetti fondamentali. Il Comune di Pescia – prosegue il vicesindaco – non è socio della fondazione né ha ruoli o responsabilità di tipo gestionale ma nello specifico rappresenta uno dei quattro membri esterni insieme al Comune di Capannori, alla Regione Toscana e alla Federazione Nazionale Stampa Italiana: a ciò si aggiungono i 17 membri a vita per un totale di 21 membri. Il Comune non può quindi esercitare alcun tipo di veto sulle decisioni adottate dagli organi della fondazione, i quali agiscono in autonomia. Si ritiene dunque privo di fondamento sostenere che il Comune stia ostacolando o bloccando progetti o iniziative”.
“L’amministrazione, tuttavia, ha precise competenze in materia di pianificazione territoriale e, in quanto rappresentante della collettività, ha il dovere di pretendere trasparenza e chiarezza da parte di tutti i soggetti coinvolti, nel rispetto del bene comune. Raccogliendo lo stimolo giunto nei giorni scorsi dalla lista civica Pescia è di tutti, tramite il suo coordinatore Salvatore Leggio, e a conferma dell’attenzione con cui tutte le forze della maggioranza stanno seguendo la vicenda, nei giorni scorsi ho inviato una richiesta formale di incontro urgente alle organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil”.
“È necessario attivare subito un tavolo di confronto che metta al centro la tutela occupazionale e la salvaguardia del ruolo culturale e socioeconomico che la fondazione riveste per Pescia e l’intera area. In conclusione, l’amministrazione comunale ribadisce la piena disponibilità a fare la propria parte, ma rifiuta ogni tentativo di attribuirle responsabilità o competenze che non le spettano” conclude Tridente.