A Pescia 200mila euro per la messa in sicurezza di via del Traspo

PESCIA – È stato pubblicato il decreto regionale con le graduatorie dei fondi per lo sviluppo della montagna italiana (Fosmit) che vede il Comune di Pescia assegnatario di un finanziamento di 200mila euro per un intervento di messa in sicurezza di un tratto di via del Traspo.

“Si tratta di una bella notizia per la nostra montagna – dice il vicesindaco di Pescia, Luca Tridente – perché finalmente riusciremo ad intervenire su una strada strategica che necessita di un intervento di messa in sicurezza poiché vi è una situazione di pericolo da anni. Desidero ringraziare tutto l’ufficio tecnico per il lavoro svolto per permettere di dare risposte concrete ai nostri concittadini che da tempo ci chiedevano un intervento sulla Via del Traspo; unica strada di esodo verso Pescia da Vellano e Macchino se dovessero presentarsi problemi sulla via Mammianese in direzione Vellano che ricordo è provinciale, oltre ad essere una strada dove sono presenti numerose attività economiche che rappresentano uno dei fiori all’occhiello della nostra città”.

Si tratta di un intervento di messa in sicurezza di un tratto della via del Traspo a circa 170 metri dall’intersezione con la via Val di Forfora, provinciale 34, che è stato già oggetto di alcuni movimenti franosi negli ultimi anni.

“L’attenzione della nostra amministrazione comunale – prosegue tridente – alle esigenze della montagna è massima e lo dimostra anche il progetto da 225mila euro presentato per la viabilità montana, ammesso in graduatoria ma non finanziato per esaurimento delle risorse. Con questo progetto, che ci auguriamo venga comunque finanziato con aumento delle risorse disponibili, si andrebbe ad intervenire sulla viabilità montana comunale come la  via per Pietrabuona Castello, la strada che dal Ponte di Castelvecchio porta al ghiareto, via del Camposanto a Vellano, via per Montaione. Si tratta pur sempre di piccoli interventi in confronto alla situazione drammatica che abbiamo ereditato sulle strade comunali della montagna, ma comunque necessari ed urgenti”.