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PESCIA – Dodici attività della zona di Ponte all’Abate ricorrono ad un legale per tutelarsi rispetto ai danni generati dalla mancata riapertura della strada.
Le aziende hanno richiesto all’avvocato Cino Benelli, del foro di Firenze, di mettere in mora la Provincia di Pistoia, il Comune di Pescia, la Regione Toscana e la società Intersonda Srl. Troppo gravi i disagi determinati dalla mancata riapertura della strada in occasione del Natale, il periodo di maggior lavoro dell’anno per la grande maggioranza delle imprese.
“Pur essendo emersa fin dal 2020 la necessità di procedere con gli interventi – scrive il legale – i lavori hanno preso inizio, con considerevole ritardo, soltanto in data 15 aprile 2024, con una durata presunta di 270 giorni e terminanti il 10 gennaio 2025“.
“Tutto ciò – prosegue l’atto – senza che siano stati approntate da parte degli enti in indirizzo le indispensabili misure di indennizzo e compensazione a fronte dei gravissimi disagi subiti che hanno determinato, oltre ad un consistente calo degli incassi, fenomeni di sviamento della clientela, inclusa quella fidelizzata, verso esercizi più agilmente raggiungibili”. L’atto si conclude con l’invito a rispettare le ultime tempistiche previste e con la riserva, per le attività, di agire in giudizio in ogni sede di legge.
“Da molti mesi – è il commento di Confcommercio – invochiamo una riapertura di Ponte all’Abate in tempi congrui, e cioè entro una data cruciale come il mese che ci porta al Natale. Le aziende tagliate fuori dai lavori hanno già patito danni ingenti, che adesso diventano ancora più rilevanti. Auspichiamo che le istituzioni preposte adottino le misure necessarie per tutelarle, dal momento che rappresentano il motore del territorio”.