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PESCIA – Domani (24 maggio) la Fondazione Poma Liberatutti ospita lo scrittore fiorentino Pietro Grossi per la presentazione del suo ultimo romanzo, Qualcuno di noi, edito da Mondadori. L’autore dialogherà con Alberto Demagistris in un incontro aperto al pubblico, al termine del quale si tratterrà per il firmacopie.
Dopo sette anni di silenzio, Grossi torna con un romanzo che è insieme esplorazione e confessione, capace di attraversare il caos dell’identità e restituirlo con sorprendente lucidità.
Qualcuno di noi si apre con una voce al plurale, che racconta un’infanzia protetta dal benessere familiare, e segnata allo stesso tempo dalla menzogna usata come forma di difesa. Seguono i turbamenti di un’adolescenza attraversata dalla rabbia e da notti che mescolano desiderio, smarrimento e violenza. Quella voce si moltiplica sempre più, fino a diventare un coro interiore che amplifica ed espande la narrazione.
Il protagonista si cerca e si perde, attraversando una pluralità di sé: ognuno dei personaggi – con i suoi nomi, le sue maschere, i suoi ruoli – prende la parola, reclama spazio, riscrive i ricordi e proietta possibilità.
Attraverso un flusso narrativo ininterrotto, Grossi racconta una giovinezza nomade che tocca il noto e l’ignoto dell’America, le derive degli allucinogeni, le tensioni metropolitane, la scoperta improvvisa e concreta dell’amore, il farsi strada della scrittura come unica forma di sopravvivenza.
Scrittore schivo e profondamente autentico, Pietro Grossi è nato a Firenze nel 1978. Cresciuto in una Toscana luminosa e protetta, si è presto spinto verso il margine, attratto dal diverso, dall’errore, dalle esperienze forti. La scrittura, scoperta fin da giovanissimo come forma di salvezza e verità, è il luogo dove trova finalmente un posto. In Qualcuno di noi si confronta con tutte le sue parti, restituendoci un romanzo che è anche ritratto generazionale, riflessione universale sul senso del vivere.
L’appuntamento del 24 maggio sarà un’occasione preziosa per ascoltare dalla voce dell’autore la genesi e le domande che attraversano questo libro, e per confrontarsi con un’opera che invita ciascuno di noi a riflettere sulla propria storia.