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MONTECATINI TERME – Cerimonia di chiusura per il 90esimo Congresso italiano di esperanto, in programma venerdì 30 agosto al Palazzo del Turismo di Montecatini Terme.
L’evento rappresenta il culmine di una settimana intensa di attività culturali e linguistiche, che ha visto la partecipazione di oltre 250 esperantisti provenienti da 21 paesi europei. Il 90esimo Congresso Italiano di Esperanto, organizzato dalla Federazione Esperantista Italiana, “ha dimostrato ancora una volta l’importanza dell’Esperanto come strumento di comunicazione inclusivo e universale – spiegano gli organizzatori – La cerimonia di chiusura segnerà la conclusione di un evento che ha unito lingue, culture e persone, rafforzando i legami tra i partecipanti e promuovendo la pace e la comprensione reciproca”.
La cerimonia, prevista per le 18.30, sarà preceduta dalla conclusione del seminario speciale L’esperanto attraverso la competenza linguistica e interculturale. Il seminario, parte del progetto Erasmus+ KA1 ULTI, è stato condotto da due figure di spicco nel mondo accademico, Duncan Charters e Ilona Koutny, e ha offerto ai partecipanti un approfondimento di 12 ore su tematiche legate alla lingua e alla cultura. Il progetto, promosso dall’Istituto Italiano di Esperanto, mira a potenziare la mobilità internazionale e le competenze organizzative dei partecipanti, e coloro che hanno seguito almeno il 75 per cento del seminario riceveranno un attestato di partecipazione.
L’Istituto Italiano di Esperanto, promotore dell’iniziativa, è un punto di riferimento per l’insegnamento della lingua, il rilascio di certificazioni linguistiche e la collaborazione con Ministero dell’Istruzione e Merito e con Indire. La Federazione Esperantista Italiana, che organizza il congresso, rappresenta la comunità esperantista in Italia, riunendo coloro che parlano e promuovono l’Esperanto e coloro che ne condividono gli ideali.
Esami di certificazione e incontro schermistico. Sempre venerdì 30 agosto si terranno gli esami di certificazione di Esperanto per i livelli A2, B1 e C1, a partire dalle 10. Nel pomeriggio alle 17, avrà luogo una dimostrazione delle tecniche schermistiche organizzato dal Circolo Scherma Arno di Fornacette Pisa. L’evento, che si svolgerà al Palazzo del Turismo, vedrà la partecipazione del presidente nazionale della Federazione Italiana Scherma, il dottor Paolo Azzi. Il dottor Azzi, che ha accompagnato la pattuglia olimpica italiana alla conquista di numerose medaglie, parlerà del sogno olimpico e paralimpico italiano e dei progetti futuri della scherma nazionale, tra cui il progetto Nastro Rosa dedicato alle donne operate al seno e la scherma per non vedenti, in perfetta sintonia con i valori di inclusività promossi dall’Esperanto.
L’esperanto, creato nel 1887 da Ludwik Lejzer Zamenhof, lingua inclusiva per eccellenza, facilita la comunicazione tra persone di diverse culture in modo rapido ed efficace. Grazie alla sua struttura semplice e logica, l’Esperanto può essere appreso in breve tempo, permettendo a chiunque di dialogare e connettersi con altri individui provenienti da tutto il mondo. Questa accessibilità linguistica promuove la comprensione reciproca e il rispetto delle diversità culturali, rendendo l’Esperanto non solo un ponte tra le lingue, ma anche uno strumento di inclusione globale.
All’evento, che si terrà venerdì 30 agosto alle 17 nel Palazzo del Turismo di Montecatini, ci saranno anche altre importanti figure del mondo schermistico, tra cui il presidente regionale Domenico Cassina e il presidente del Circolo Scherma Arno, il Cavaliere dottor Gianluca Alessandrucci. L’evento rappresenta una rara opportunità per il pubblico di Montecatini di conoscere da vicino il mondo della scherma e di assistere a una discussione con alcune delle sue figure più rappresentative.
Spettacolo teatrale e musicale Bereshit, il canto dell’inizio. A conclusione della giornata, alle 21, si terrà lo spettacolo teatrale e musicale Bereshit, il canto dell’inizio, con testi e musiche di Piero Nissim, che esplora in chiave artistica e contemplativa il tema dell’inizio, ispirandosi alle prime parole della Torah: Bereshìt barà E-lo-him et ha-shamàim ve-et ha-Aretz (“In principio creò Dio il cielo e la terra”). La rappresentazione intreccia riflessioni profonde sull’origine del mondo con elementi poetici, evocando immagini di un Eden primordiale, gesti quotidiani che rendono significativa la vita e la percezione ciclica delle stagioni che scandiscono l’esistenza umana.
Lo spettacolo, diretto dallo stesso Piero Nissim, sarà arricchito dai commenti di Sergio Givone e vedrà la partecipazione di Maria Bruno (soprano), Piero Nissim (voce cantante e recitante), Matteo Micheli (voce recitante), Franco Meoli (pianoforte) e David Domilici (percussioni). Con un approccio che unisce musica e teatro, Bereshit, il canto dell’inizio offrirà al pubblico un’esperienza intensa e riflessiva, incentrata sul concetto di vita come un labirinto da cui si esce solo con un volo verso l’alto.
Piero Nissim, figlio di Giorgio Nissim – premiato con medaglia d’oro per il suo coraggio nel salvare interi gruppi di ebrei durante l’ultimo conflitto mondiale – porta in scena un’opera che non solo celebra le origini, ma anche la resilienza e l’importanza dei piccoli gesti nella quotidianità.