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La provincia di Pistoia ha molto da offrire in merito a cammini e sentieri.
Via Romea Germanica Imperiale
Il cammino della Via Romea Germanica Imperiale vanta delle radici storiche molto antiche. La via, infatti, ha visto passare scambi e transiti tra l’Italia, la Germania e l’intera Europa centrale, nell’ambito del sistema delle ‘Vie Romee Germaniche’ certificate dal Consiglio d’Europa.
Il sistema congiungeva il nord al sud dell’Europa, per necessità religiose, militari e commerciali, e alcune direttrici sono tuttora in uso. Così come le impronte culturali, riconoscibili e tangibili, lasciate dai vari popoli che hanno percorso queste strade (Celti, Etruschi, Romani, Longobardi, Franchi) riecheggiano nei secoli, fino ad oggi.
Il tratto italiano è lungo ben 560 km e congiunge Trento ad Arezzo. Il percorso che interessa il territorio pistoiese parte dal passo dell’Abetone (ingresso della via in Toscana), per poi attraversare la Montagna pistoiese e superare Pistoia, Prato e Firenze. Le tappe che attraversano la provincia sono due: Cutigliano – Pontepetri (22 km) e Pontepetri – Pistoia (21,2km); la metà successiva è poi Prato (27,5 km da Pistoia).
Maggiori dettagli su dislivello, lunghezza e percorso sono disponibili nella pagina dedicata del portale Visit Pistoia e sul sito dell’associazione referente del cammino.
Via Romea Strata
Anche la Via Romea Strata, assieme ad altri cammini internazionali, ha avuto un ruolo importante nel forgiare le basi culturali europee come via di transito cruciale per lo scambio di persone, merci e tradizioni.
Questa via parte dall’Europa centro-orientale e giunge fino a Roma. Entra in Italia a Tarvisio, punto di snodo rilevante nel Nord-Est dove si congiungono più strade, tutte dirette verso la capitale.
In Toscana la via scavalla l’Appennino dal Passo di Croce Arcana, percorre la Montagna Pistoiese passando per i suoi borghi storici, fino ad arrivare a Pistoia. Da qui segue la catena montuosa di Montalbano, supera Vinci, Cerreto Guidi, fino a Fucecchio, dove si congiunge con la Via Francigena.
La città di Pistoia, in particolare, giova della presenza del cammino come importante crocevia di strade percorse da antichi e moderni pellegrini.
Le tappe che interessano il territorio sono Cutigliano – Ponte Petri (23,6 km) e
Ponte Petri – Pistoia (18,1 km). La partenza è a Passo della Croce Arcana (15 km da Cutigliano), mentre dopo Pistoia si prosegue per San Baronto (19,4 km).
Maggiori informazioni sono disponibili sulla pagina dedicata del portale Visit Pistoia e sul sito dell’associazione che gestisce il cammino.
Via Francesca della Sambuca
La Via Francesca della Sambuca collega Pistoia a Bologna, in virtù della comune devozione al patrono di tutti i pellegrini, San Jacopo.
Difatti nel 1144 il Vescovo di Pistoia ricevette una reliquia del santo Apostolo dalla Cattedrale di Compostela. Da allora, la città è diventata meta di pellegrinaggio, al punto da essere chiamata ‘Minor Santiago’, la piccola Santiago.
Il percorso è una variante di pellegrinaggio della via Francigena, che con essa infatti si ricongiungeva all’altezza di Fucecchio. Da ciò deriva l’appellativo ‘francesca’, itinerario parte delle vie francigene che collegavano vari punti della Francia a Roma.
Il cammino attraversa selvaggi e rigogliosi paesaggi appeninici, accompagnando il pellegrino con l’elemento ricorrente dell’acqua di due fiumi appeninici, il Reno e la Limentra di Sambuca. Si troveranno anche resti di ospitali per pellegrini, antiche pievi, in un territorio arricchito dai lasciti degli svariati popoli che hanno percorso la via. Molti di essi erano legati al culto jacopeo, diffuso in tutta Europa.
Le tappe pistoiesi in particolare sono: Riola – Sambuca (18,3 km) e Sambuca – Pistoia (25,7 km), con una tappa aggiuntiva prevista per le varianti di Porretta Terme e di Montovolo.
Per dettagli tecnici riguardanti la difficoltà di ogni tappa, consigli sullo zaino e informazioni sui mezzi di trasporto pubblico si rimanda al sito dell’associazione promotrice.
Cammino di San Bartolomeo
Il Cammino di San Bartolomeo, con i suoi 90 km, collega i luoghi dedicati al culto del Santo fra Emilia Romagna e Toscana.
Il percorso offre degli splendidi paesaggi: inerpicandosi nell’Appennino Pistoiese, da Fiumalbo, il Cammino supera il Passo dell’Abetone per raggiungere i borghi di Cutigliano, Popiglio e Piteglio. La meta finale è la chiesa di San Bartolomeo in Pantano a Pistoia.
Il comun denominatore, la devozione verso Bartolomeo, si manifesta in diversi modi nei luoghi attraversati: a Fiumalbo e a Cutigliano troviamo una chiesa dedicata al Santo, considerato Patrono e festeggiato ogni 24 agosto. A Spedaletto poi, una delle tappe, esisteva un antico luogo di ricovero per i pellegrini (l’ospitale) dedicato proprio a Bartolomeo. A Pistoia, infine, la suggestiva chiesa di San Bartolomeo, di origini longobarde, ha ispirato, con le formelle della sua facciata, il logo del Cammino.
Lungo il percorso sapori e tradizioni locali si mescolano con le peculiarità naturalistiche che contraddistinguono la Montagna pistoiese, creando un universo di storie antiche tutte da scoprire.
Si possono trovare dettagli tecnici, consigli su cosa portare e informazioni sui mezzi pubblici utili sono disponibili sul sito dell’associazione referente.