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LAMPORECCHIO – Ieri mattina (26 novembre), le classi della scuola media Francesco Berni hanno partecipato alla presentazione del libro Penelope che prende la valigia di Cristina Manetti, iniziativa fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Lamporecchio che ha trovato espressione proprio in questa giornata dedicata al tema della violenza sulle donne.
Nella suggestiva cornice del teatro di Lamporecchio, l’autrice Cristina Manetti – da poco nominata assessora alla cultura per la Regione Toscana – ha coinvolto i ragazzi in un momento di riflessione e di crescita, affrontando temi profondi e attuali con un linguaggio semplice e vicino ai ragazzi. Nel corso dell’incontro, l’autrice ha parlato del suo libro attraverso un’intervista, condotta dal sindaco Anna Trassi e dall’assessore al sociale Simona Meozzi, che hanno dialogato con lei su cosa sia il viaggio e cosa rappresenti davvero la valigia.
Penelope che prende la valigia è un romanzo epistolare che una madre scrive alla propria figlia, pensando ad un viaggio e immaginando di riempire la valigia di parole. “Sono impalpabili, fragili, a volte consumate, le parole. Ma se adoperate bene producono fatti, anzi, sono esse stesse fatti: sono ciò da cui discende il cambiamento”. Le parole che Cristina Manetti ha messo all’interno della valigia sono 21, un numero non scelto a caso: 21 sono le 21 madri costituenti elette all’Assemblea Costituente nel 1946, che ebbero un ruolo fondamentale nella stesura della Costituzione italiana.
Il sindaco e l’assessora hanno scelto alcune fra queste parole: coraggio, tenacia, gentilezza, rispetto, futuro e parità delle quali l’autrice ha fornito la definizione in una conversazione ricca di spunti di riflessione.
“Con questo dialogo, Cristina Manetti ha condiviso con i ragazzi la sua visione del viaggio, inteso non solo come uno spostamento fisico, ma come percorso interiore che ognuno compie nel corso della propria vita. – il commento di Simona Meozzi, assessora al sociale – L’autrice ha sottolineato come ogni viaggio, che sia reale o simbolico, richieda coraggio, tenacia, gentilezza, rispetto (e non solo), ma soprattutto capacità di mettersi alla prova. Fondamentale per ogni viaggio è scegliere con cura e attenzione cosa mettere dentro la valigia prima di partire: valori, emozioni sogni e i giusti strumenti per affrontarlo questo viaggio che è la vita di ciascuno di noi. Ed ecco che la valigia deve essere una valigia che non pesa ma che sostiene, che non limita ma che accompagna”.
La partecipazione attenta dei ragazzi e il dialogo tra l’autrice e le istituzioni hanno reso l’incontro un’occasione significativa, capace di promuovere il valore educativo della lettura e di stimolare nei nostri ragazzi, che sono il nostro futuro, il desiderio di mettersi in viaggio verso una meta paritaria e degna di rispetto. “Il destino non è scritto, sta nelle tue, sta nelle vostre mani”.


