(Adnkronos) – Vladimir Putin "pronto" al dialogo con Donald Trump. A quattro giorni dall'insediamento del nuovo presidente Usa, e mentre la guerra tra Russia e Ucraina continua a colpi di artiglieria e droni, il presidente russo apre nuovamente alla possibilità di parlare con l'omologo americano per trovare una soluzione al conflitto.
Nello stesso giorno dell'apertura agli Usa, arriva anche la 'bacchettata' del tycoon al presidente ucraino Volodymyr Zelensky 'reo', secondo Trump, di aver risposto all'attacco di "una potenza molto più grande" invece di mediare sin dall'inizio. "Non è un angelo", la 'sentenza' del presidente americano. Nonostante il clima apparentemente di distensione, però, Mosca lancia un nuovo avvertimento alla comunità internazionale firmato Shoigu: l'ostilità dell'Occidente, da sempre schierato con Kiev, mette il mondo a rischio di una guerra tra potenze nucleari. Rischio che "sta aumentando", le parole dell'ex ministro della Difesa russo. Il presidente Putin sarebbe pronto a parlare con Trump e in attesa di "segnali" in questo senso da Washington, spiega il portavoce del Cremlino. "Putin è pronto", le parole di Dmitry Peskov ai giornalisti. "Stiamo aspettando segnali" da parte americana, ha aggiunto. Il Cremlino ha poi esortato gli Stati Uniti ad avviare negoziati sul disarmo nucleare "quanto prima". "Abbiamo interesse ad avviare il processo negoziale al più presto", ha detto ancora Peskov, per il quale "la palla è nel campo degli americani che hanno sospeso ogni contatto sostanziale" in proposito con Mosca.
Poi la risposta a Trump, per il quale si potrebbe mettere fine alla guerra in Ucraina abbassando i prezzi del petrolio: "Il conflitto non dipende dai prezzi del petrolio", ha assicurato Peskov. "Zelensky ha risposto ad una potenza molto più grande, molto più forte, non avrebbe dovuto farlo perché avremmo potuto trovare un accordo", attacca Trump, in un'intervista a Sean Hannity di Fox News, nella quale suggerisce che il presidente ucraino, che sottolinea "non è angelo", non avrebbe dovuto rispondere militarmente all'invasione russa. "Io avrei potuto fare un accordo così facilmente, ma Zelensky decise 'io voglio combattere", aggiunge il presidente che in effetti nel febbraio del 2022 non era alla Casa Bianca. Trump passa poi ad elencare il numero dei tank russi e quello ucraini, sottolineando la superiorità di Mosca. "Non si può rispondere a questo", ha aggiunto riconosce che l'Ucraina "ha mostrato coraggio nell'uso l'equipaggiamento" che gli è arrivato in questi anni da Stati Uniti e alleati europei. Ma "alla fine questa è una guerra che deve essere risolta", prosegue, affermando che Zelensky ha mostrato interesse a raggiungere un accordo, mentre sarà difficile portare al tavolo negoziale Vladimir Putin nei confronti del quale, ha ribadito il tycoon, è pronto ad aumentare la pressione. "Se non risolvono questa guerra presto, quasi immediatamente, imporrò dazi consistenti alla Russia, tasse e anche grandi sanzioni – ha detto – io non voglio farlo, sapere che io amo il popolo russo, è un grande popolo ma dobbiamo far finire questa guerra".
Intanto arriva il nuovo avvertimento da Mosca all'Occidente. Il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, l'ex ministro della Difesa Sergei Shoigu, lancia un monito all comunità internazionale, spiegando che il rischio di una guerra tra potenze nucleari "sta aumentando", accusando nuovamente i Paesi occidentali di cercare di “indebolire” Mosca. "Di fronte all'aumento dei comportamenti conflittuali e all'intensificarsi delle rivalità geopolitiche, i rischi globali di un confronto militare tra i principali attori, comprese le potenze nucleari, stanno crescendo – dice Shoigu – La politica dei Paesi occidentali è diventata apertamente ostile. L'Occidente ha provocato e sta sostenendo la situazione di crisi in Ucraina”. Shoiguaccusa la Nato di espandersi verso il confine occidentale della Russia e ha indicato che l'Alleanza Atlantica "abbassa costantemente la soglia per l'uso di armi nucleari, rafforzando la componente nucleare nella sua pianificazione militare". "Le azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti hanno portato a un degrado dei meccanismi di controllo degli armamenti e della non proliferazione delle armi di distruzione di massa – dichiara, denunciando – i tentativi di minare gli sforzi globali per prevenire una corsa agli armamenti nello spazio". Il segretario del Consiglio di sicurezza russo ha sottolineato che “l'Organizzazione mondiale del commercio (Omc), l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw) e altre organizzazioni internazionali vengono attivamente svalutate”. “Queste azioni mirano direttamente a indebolire i nostri Paesi e cercano di privarci della nostra sovranità e del diritto di scegliere il nostro percorso di sviluppo e di realizzare i nostri interessi strategici”, ha denunciato Shoigu, su cui pende un mandato d'arresto della Corte Penale Internazionale per la presunta responsabilità sui crimini di guerra nell'invasione dell'Ucraina. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ucraina, Putin aspetta segnale di Trump. E il tycoon bacchetta Zelensky
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