(Adnkronos) – “Buona domenica a tutti . Grazie tante “. Poche parole pronunciate dal Papa sul sagrato della Basilica di San Pietro al termine della messa per il Giubileo dei malati. Francesco, in sedia a rotelle, si è unito alla benedizione finale della celebrazione. Il Pontefice, accompagnato dall’infermiere Massimiliano Strappetti, indossava i naselli per l’ossigeno. "Certamente la malattia è una delle prove più difficili e dure della vita, in cui tocchiamo con mano quanto siamo fragili". Il Papa, in convalescenza protetta a Santa Marta, ha preparato l’omelia per il Giubileo dei malati. Nel testo, letto da mons. Rino Fisichella, il Pontefice parla della malattia che anche lui sta vivendo: “Essa può arrivare a farci sentire come il popolo in esilio, o come la donna del Vangelo: privi di speranza per il futuro. Ma non è così. Anche in questi momenti, Dio non ci lascia soli e, se ci abbandoniamo a Lui, proprio là dove le nostre forze vengono meno, possiamo sperimentare la consolazione della sua presenza”. “Egli stesso, fatto uomo, – scrive Bergoglio – ha voluto condividere in tutto la nostra debolezza e sa bene che cos’è il patire. Perciò a Lui possiamo dire e affidare il nostro dolore, sicuri di trovare compassione, vicinanza e tenerezza”. “Ma non solo. Nel suo amore fiducioso, infatti, Egli ci coinvolge perché possiamo diventare a nostra volta, gli uni per gli altri, “angeli”, messaggeri della sua presenza, al punto che spesso, sia per chi soffre sia per chi assiste, il letto di un malato si può trasformare in un ‘luogo santo’ di salvezza e di redenzione”, sottolinea il Papa nel testo preparato per l’occasione. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Papa Francesco a sorpresa in piazza San Pietro per il Giubileo dei malati: “Grazie a tutti”
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