(Adnkronos) – "Dall’antichità greca ai giorni nostri, la Sicilia mi ha insegnato molte cose. Devo studiare ancora molto e con amore. Questa parte del mondo ha un fascino potente e vertiginoso". Così scriveva Igor Mitoraj mentre si lasciava contaminare e contaminava l'Isola. Un lungo percorso espositivo, iniziato nel 2007 a Palermo e continuato nel 2011 nella Valle dei Templi di Agrigento, dove ha lasciato un segno indelebile: l’Icaro caduto davanti al Tempio della Concordia. Un percorso così intenso da proseguire anche dopo la sua prematura scomparsa, il 6 ottobre 2014. Le sue opere continuano a parlare di lui e del suo amore per la Sicilia: nel 2019/2020 a Noto, nel 2020/2021 a Piazza Armerina e Villa Romana del Casale e adesso, da aprile 2024 fino a ottobre 2025, a Siracusa, nel Parco archeologico Neapolis, accanto al Castello Maniace di Ortigia e sulle pietre laviche dell’Etna. Oggi il trailer che racconta la mostra in corso, 'Lo sguardo – Humanitas Physis', e di cui presto saranno presentati il catalogo e il video, è diventato il testimonial della bellezza della Sicilia e della sua arte. A inizio maggio è stato protagonista a Londra della decima edizione della Sicily Fest, quattro giorni in cui la Regione siciliana ha promosso le proprie eccellenze tra arte ed enogastronomia. Pochi giorni dopo ha anticipato le emozioni vissute davanti al Teseo screpolato che domina la lava dell’Etna, a 1700 metri sul livello del mare da tutti i buyer nazionali e internazionali accorsi a Ragalna. Ed è diventato il vero testimonial del Traveletna, la fiera del turismo che ha richiamato nel comune catanese operatori turistici, enti, agenzie e visitatori. Il trailer, realizzato da Lorenzo Antonioni, nipote d’arte, ripercorre le scelte del curatore, Luca Pizzi, e del direttore di produzione esecutiva, Paolo Patanè, che sono riusciti a raccontare, attraverso le 29 opere monumentali di Mitoraj, qualcosa che va ben oltre lo sguardo, l’humanitas e la physis. L’uomo e la sua natura vengono rappresentati attraverso la realtà prima e fondamentale, partendo dai 4 elementi. Etna come fuoco e terra, Siracusa e Sicilia come acqua e aria: luoghi in cui l’azione dell’uomo, nella stratificazione storica, culturale e sociale, ha fortemente dialogato con la natura, incontrando una rivoluzionaria chiave di lettura dal valore universale. Alla base di tutto – delle opere di Mitoraj, del percorso della mostra, del trailer che la racconta – la bellezza, volutamente assimilata alla dimensione armonica dei quattro elementi, Terra/Fuoco/Acqua/Aria. Ricorda Luca Pizzi, curatore della mostra e responsabile dell’Atelier Mitoraj di Pietrasanta: "Mentre lavoravamo, Mitoraj era solito ripetermi che non dovevamo cercare la perfezione ma il bello. E nelle sue opere in effetti c’è la ricerca ossessiva di una bellezza armonica e di una narrazione affidata alla materia, abito compiuto dell’opera". —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Mostre, l’arte di Mitoraj testimonial della bellezza della Sicilia
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