(Adnkronos) – "I dati raccolti su un campione di oltre 11.000 studenti ci consegnano una fotografia chiara e preoccupante: cresce il disagio e il senso di solitudine tra i più giovani, sono molti gli studenti a denunciare di aver subito atti di bullismo e cyberbullismo. I dati del Viminale riferiscono che la polizia postale e per la sicurezza cibernetica ha trattato 291 casi di cyberbullismo negli anni 2023 e 323 nel 2024, con oltre 100 minori indagati, mentre nel primo quadrimestre sono già 134, con 40 minori indagati". Lo afferma la sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro, in un messaggio inviato in occasione della 'Maratona Bullismo', alla quale non ha punto partecipare per sopraggiunti impegni istituzionali, puntando l'attenzione sulla necessità di "una grande alleanza educativa". "A questo si aggiunge una percezione di incertezza verso il futuro, spesso accompagnata da sfiducia nelle istituzioni, nella scuola, nella possibilità di costruire il proprio domani con le proprie forze. In questo vuoto si insinuano le narrazioni tossiche veicolate dalla rete, da certi videoclip, da ambienti digitali dove la violenza diventa spettacolo, l'arroganza identità, la criminalità una scorciatoia per sentirsi 'qualcuno' – continua – Come governo, stiamo affrontando questa sfida con determinazione". "Lo abbiamo fatto con il decreto Caivano, che ha rafforzato la presenza dello Stato nei territori più fragili e ha introdotto il primo sistema obbligatorio ed efficace in Europa per la verifica dell'età nei contenuti online sensibili, come pornografia e gioco d'azzardo. È una svolta culturale, perché la libertà digitale deve andare di pari passo con la protezione dei più vulnerabili – prosegue – A questo si aggiunge l'incremento delle risorse a disposizione per campagne informative di prevenzione e sensibilizzazione e l'approvazione, lo scorso 9 maggio, del nuovo decreto legislativo per il contrasto del bullismo e del cyberbullismo, che rappresenta un ulteriore segnale concreto di tutela verso i nostri giovani". "Il provvedimento prevede, tra l'altro, il potenziamento del servizio di emergenza 114 come punto di riferimento per la segnalazione di situazioni di disagio, fornendo assistenza psicologica, giuridica e psicopedagogica – osserva Ferro – Rafforza inoltre il principio di responsabilità genitoriale per i danni provocati dai minori attraverso la rete e introduce strumenti avanzati per la raccolta dati, la sensibilizzazione nelle scuole, la promozione della cultura del rispetto e il sostegno alle vittime. Ma non possiamo limitarci agli strumenti repressivi". "Serve una grande alleanza educativa – precisa – Per questo abbiamo sostenuto progetti scolastici, culturali e sportivi, promosso le palestre della legalità, le iniziative delle Fiamme Oro e delle Forze di Polizia, che oggi non sono solo presidio di sicurezza ma attori protagonisti nella crescita civile dei ragazzi. Con campagne come 'Una vita da social'. "#cuoriconnessi" e il progetto per i più piccoli in collaborazione con Geronimo Stilton, la polizia postale ha già incontrato in questi primi mesi del 2025 quasi 200.000 studenti, oltre 13.000 docenti e più di 8.000 genitori, in un'azione quotidiana di prevenzione, formazione e vicinanza". "La vera libertà non è assenza di limiti, ma capacità di scegliere il bene, per sé e per gli altri – conclude il sottosegretario – È su questo che dobbiamo educare i nostri ragazzi: alla responsabilità, al rispetto, al valore delle relazioni. Perché la sicurezza vera è anche educativa, sociale, culturale. Il governo c'è. E continuerà a fare la sua parte con fermezza e visione. Ma è un compito che chiama tutti: istituzioni, famiglie, scuola, società". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ferro: “Cresce disagio tra giovani, serve grande alleanza educativa”
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