(Adnkronos) – Pareggio ‘al veleno’ quello tra Udinese e Lazio. Il match tra friulani e biancocelesti di oggi, sabato 27 dicembre, e valido per la 17esima giornata di Serie A, si è chiuso infatti tra le polemiche per la rete, in extremis, di Keinan Davis che ha fissato il risultato sull’1-1. Nell’azione che ha portato infatti l’attaccante a siflare la rete del pareggio, lo stesso Davis colpisce il pallone con il braccio sul tiro di Zaniolo.
In seguito al tocco il centravanti friulano controlla il pallone, salta un difensore e batte Provedel sul secondo palo. Da qui nascono le proteste dei giocatori della Lazio, con l’arbitro Colombo che, dopo un rapido check con il Var, ha convalidato la rete. Il regolamento stabilisce che in caso di un qualsiasi tocco di mano, anche accidentale, nell’immediatezza di una rete la stessa sarebbe stata da annullare.
Tra il tocco di Davis e il gol passa qualche secondo, motivo per cui Colombo e il Var potrebbero aver considerato il braccio dell’attaccante non ‘immediato’. I giocatori della Lazio inoltre hanno protestato anche per un tocco di braccio precedente di Palma, che ha poi dato avvio al contropiede dell’Udinese, ma in questo caso il tocco dell’avanbraccio del giocatore friulano, girato di spalle sul lancio di Zaccagni, è attaccato al corpo, oltre che a inizio azione.
La Lazio ha scelto il silenzio stampa, con Sarri che, in accordo con la società, ha scelto di non commentare l’episodio, contestatissimo, sul pareggio di Davis. Il club biancoceleste ha però rilasciato un duro comunicato sui propri canali ufficiali: “Nel rispetto del lavoro e dell’impegno della classe arbitrale, continuiamo a registrare con crescente amarezza una serie di errori sempre a nostro sfavore, ripetuti e difficili da comprendere”, si legge.
“La S.S. Lazio chiede rispetto, uniformità di giudizio e maggiore attenzione: episodi che stanno incidendo in modo evidente sul lavoro della squadra e sull’equità della competizione, generando rilevanti danni economici al Club e ledendo profondamente la passione, l’impegno e i sacrifici di una tifoseria che sostiene questi colori, in ogni stadio e in ogni contesto”.
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