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Conclave, -3 all’Extra omnes ma i cardinali chiedono tempo: domani doppia Congregazione

(Adnkronos) –
Mancano tre giorni all'avvio del Conclave ma i cardinali non hanno ancora trovato una sintesi. "Lo Spirito Santo ha già scelto ma noi ovviamente abbiamo bisogno di più tempo. Sono sicuro che saremo pronti al momento giusto e che daremo alla Chiesa il Papa che Dio vuole", dice il cardinale algerino Jean Paul Vesco entrando alla nona Congregazione. "Ci sono 133 nomi, stiamo con gli occhi aperti", afferma il cileno Fernando Natalio Chomalí Garib.  Mentre il cardinale Claudio Gugerotti lasciando la Congregazione usa una metafora per far intendere che non c'è ancora un consenso attorno al nome del Papa e si dovrà discutere ancora: "Siamo dei fiori, un po' da annaffiare, ma siamo dei fiori", dice. Mercoledì sboccerà qualcosa? "Mercoledì come fa?", risponde. Giovedì, venerdì? "Chi lo sa? Lo Spirito Santo fa degli scherzi. Non sappiamo mai. Serve tanta acqua".  Che i cardinali non abbiano ancora raggiunto un consenso, lo conferma anche un altro cardinale, una porpora asiatica, all'uscita dalla riunione: "Raggiunto il consenso? No, ma lo raggiungeremo". Per accelerare una convergenza domani, 5 maggio, le Congregazioni dei cardinali si riuniranno in doppia sessione. Una alle 9 e la pomeridiana alle 17, ha annunciato il portavoce vaticano, Matteo Bruni.  Lunedì si concluderanno anche i lavori di sistemazione dell'edificio di Santa Marta per accogliere i cardinali elettori che tra martedì sera e mercoledì entreranno a Casa Santa Marta prima della messa 'pro eligendo Papa', ha spiegato Bruni spiegando che anche una parte dell'edificio di S. Marta vecchia, adiacente, accoglierà i cardinali. Fervono i preparativi anche nella Cappella Sistina dove mercoledì 7 maggio alle 16.30 inizieranno le votazioni per eleggere il 267esimo Pontefice. La Santa Sede ha diffuso ieri le immagini che mostravano operai e restauratori al lavoro per la trasformazione della sala che accoglierà i 133 cardinali che sceglieranno il nuovo Papa.  Pronti anche gli ottanta sigilli che verranno apposti nelle zone di accesso. Il giorno prima dell’avvio del Conclave – ha spiega Silvio Screpanti, vicedirettore del settore Infrastrutture e Servizi del governatorato – il personale della Direzione collabora all’apposizione di circa 80 sigilli di piombo, necessari per chiudere tutti gli accessi al perimetro del Conclave, garantendo così la riservatezza prevista. Parallelamente, la Floreria Vaticana si occupa dell’allestimento della finestra centrale dell’Aula delle Benedizioni, da cui si affaccerà il nuovo Papa per il celebre Habemus Papam. Una squadra ristretta, composta da 12 persone tra tecnici e florieri, resta all’interno del Conclave durante tutto il suo svolgimento per assicurare il funzionamento degli impianti elettrici, termici e idraulici nella Cappella Sistina e nelle residenze dei cardinali. Questo stesso personale collabora anche con i Cerimonieri Apostolici per l’uso della stufa e il posizionamento degli arredi liturgici. Subito dopo l’elezione del nuovo Pontefice, si procede allo smantellamento delle strutture provvisorie nella Sistina e negli alloggi, per consentire la riapertura ai turisti dei Musei Vaticani e il ritorno dei residenti nella Casa Santa Marta e nel Collegio. Contemporaneamente, prende avvio l’organizzazione della messa solenne del nuovo Papa in Piazza San Pietro.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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