(Adnkronos) – “Io non so chi ha messo quell’ordigno davanti alla mia casa ma se il tentativo era quello di zittire me e la mia squadra, ha sbagliato obiettivo”. Dopo le parole al Parlamento europeo, il conduttore di Report Sigfrido Ranucci, si esprime così al presidio per la libertà di stampa convocato dal M5S a Roma, in piazza Santi Apostoli, dopo l’attentato subito nei giorni scorsi.
“Ringrazio i colleghi, i leader che sono venuti a dare solidarietà, anche di governo. La libertà di stampa significa poter informare correttamente le persone e lottare per consegnare alle future generazioni un mondo migliore. E diffidate dei politici che rispondono poco alla stampa, che scappano: è segno di poco rispetto verso il pubblico. Noi stiamo scivolando verso una delegittimazione della stampa, a provvedimenti di legge” che limitano la libertà di stampa e “questo vuol dire limitare la libertà di conoscere”.
“Il nostro è un Paese malato, non possiamo permetterci dei politici che hanno fatto spiare giornalisti per poi eleggerli in Europa o candidarli a presidenti di Regione. Abbiamo il record europeo di giornalisti minacciati e il record mondiale di politici che denunciano i giornalisti. Vi chiedo di difendere il vostro diritto a essere informati”.
“Ho ricevuto la solidarietà da parte del governo, la premier Giorgia Meloni mi ha chiamato”, ha poi detto a margine del presidio, organizzato dal Movimento 5 stelle.
“Questa è la piazza della stampa libera”, ha poi detto il leader M5S Giuseppe Conte parlando dal palco. “Per una stampa libera ci vuole una politica responsabile, e le istituzioni devono fare in modo di svolgere il loro lavoro – aggiunge Conte -. Il partito della presidente del Consiglio per esempio dovrebbe ritirare la querela contro Sigfrido Ranucci, e così dovrebbero farlo i ministri”. “Una politica responsabile non può sventolare carote o offrire gogne. Una politica responsabile deve adeguare la nostra disciplina al regolamento europeo, con una riforma della Rai. Una politica responsabile deve consentire alla Vigilanza Rai di operare”, ha concluso Conte.
A margine del presidio anche la leader Pd Elly Schlein è intervenuta per chiarire di non aver “mai detto che la bomba l’avesse messa il governo Meloni o che fossero i mandanti. Sui mandanti sta lavorando la magistratura, un lavoro che noi supportiamo e che seguiremo con grande attenzione”.
Presente in piazza anche Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, che a margine ha risposto al leader pentastellato: “Abbiamo iniziato a fare politica mentre i collettivi di sinistra nelle scuole e nelle università cercavano in tutti i modi di impedirci di parlare nelle assemblee o occupavano le aule per impedirci di svolgere le iniziative. Saremo sempre in difesa della libertà di espressione”.
Ritirerete le querele? “Quando ero consigliere comunale – risponde – ho ricevuto decine di querele, tutte archiviate, fatte per minacciarmi e per impedirmi di fare il mio dovere di opposizione. Sono pienamente d’accordo che se qualcuno fa querele temerarie fatte apposta per limitare la libertà, e la legge attuale lo consente, deve pagarne le conseguenze”. C’è da migliorare la legge attuale? “Parliamone con serenità. Certamente questo non può voler dire che chiunque, giornalista o politico possa dire chiaramente delle falsità, consapevole che sono falsità, per danneggiare un altro”, conclude Donzelli.
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