fbpx
30 C
Pistoia
mercoledì 6 Agosto 2025
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

ChatGPT, 700 milioni di utenti e i dubbi di Sam Altman su GPT-5

(Adnkronos) – OpenAI ha annunciato, tramite un tweet su X, che ChatGPT sta per raggiungere la cifra sbalorditiva di 700 milioni di utenti attivi a settimana. Un dato che segna una crescita vertiginosa rispetto ai 500 milioni di fine marzo e che quadruplica i numeri registrati appena un anno fa, confermando la posizione del chatbot come uno degli strumenti di intelligenza artificiale più popolari al mondo. Sebbene in termini di base di utenti mensili i concorrenti come Google AI Overviews dominino con oltre 2 miliardi di utenti e l'app Gemini si attesti su 450 milioni, la crescita settimanale di ChatGPT testimonia un utilizzo sempre più radicato nel quotidiano. 

Il tweet su X di Nick Turley, VP e Head of ChatGpt

   Tuttavia, l'euforia per questi numeri si scontra con una narrazione risultata abbastanza criptica, tracciata dal CEO di OpenAI, Sam Altman, in una recente intervista. Altman ha infatti offerto un ritratto inquietante del prossimo modello GPT-5, lasciando emergere più domande che risposte sul suo sviluppo. 
Altman ha descritto GPT-5 come un modello "molto veloce" che rappresenta un vero e proprio "cambio di paradigma" rispetto al suo predecessore, con un'espansione sostanziale delle sue capacità. Le sue dichiarazioni più incisive, tuttavia, hanno toccato un nervo scoperto: il CEO ha raccontato di aver provato un senso di nervosismo durante alcune sessioni di test, arrivando a paragonare GPT-5 al Manhattan Project, l’iniziativa che portò alla creazione della bomba atomica. Questa analogia, tanto drammatica quanto ambigua, ha già sollevato polemiche che hanno contribuito ad alimentare il dibattito globale sui rischi e sulle potenzialità dell'innovazione incontrollata. Non è la prima volta che Altman e altri esponenti del settore lanciano avvertimenti sui pericoli dello sviluppo dell’intelligenza artificiale, ma il paragone con il progetto della bomba atomica ha ampiamente superato i limiti delle dichiarazioni passate. Sam Altman, CEO di OpenAI, ha espresso una profonda preoccupazione che la velocità di sviluppo tecnologico dell'intelligenza artificiale abbia ormai superato la capacità dei governi e delle istituzioni di regolarla. Le sue sensazioni di profondo disagio, fino a sentirsi "inutile" dopo aver sperimentato le funzionalità del prossimo modello GPT-5, riflettono una preoccupazione più ampia per un'innovazione che è già in grado di impattare su società ed economia. Sul fronte normativo, le discussioni sono in pieno svolgimento. A livello europeo, l'EU AI Act è in fase di implementazione e sta affrontando le prime sfide pratiche, con i legislatori che ammettono la difficoltà di creare norme che non diventino obsolete già prima di entrare in vigore, data la rapidità dei progressi. Negli Stati Uniti, il governo ha intensificato i colloqui con i leader dell'industria, incluso Altman, per esplorare la creazione di un nuovo ente di regolamentazione. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Pistoia
nubi sparse
30 ° C
31.7 °
26.3 °
36 %
4kmh
43 %
Mer
30 °
Gio
29 °
Ven
31 °
Sab
33 °
Dom
33 °

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

VIDEO NEWS