“Speranza assassino”, al circolo Arci di Candeglia offese no-vax contro l’ex ministro

PISTOIA – “La mia massima solidarietà a Roberto Speranza e Riccardo Trallori per questo attacco gravissimo che trasuda una violenza che va fermata”.

Così il consigliere regionale del Partito Democratico Marco Niccolai condanna le scritte comparse questa notte fra il 14 e il 15 settembre sul muro del Circolo Arci di Candeglia, frazione del comune di Pistoia, e nei suoi dintorni, dove questa sera (15 settembre) l’ex ministro della salute interverrà a una iniziativa a sostegno del candidato al consiglio regionale del Partito Democratico Riccardo Trallori, già oggetto 4 mesi fa di insulti e intimidazioni sui social con fotomontaggi che lo ritraevano con la svastica in fronte.

Accanto all’ingresso del Circolo la scritta rossa “Speranza assassino” con il simbolo della W dentro un cerchio.

“Questa – afferma Niccolai – è una forma di moderno squadrismo, noi non ci facciamo intimidire e dobbiamo difendere i valori democratici che fanno parte integrante della storia del nostro territorio. Ecco perché è davvero importante essere in tanti stasera Candeglia per dire con chiarezza che respingiamo tutto questo. Diciamo no a forme di violenza come queste perché noi ci battiamo per la democrazia e per i valori della Costituzione. Ci vediamo stasera a Pistoia, è il momento di dare un segnale e di darlo in tante e tanti”.

Ferma anche la condanna del sindaco Tomasi e dell’amministrazione comunale: “Un atto grave e inaccettabile, che nulla ha a che fare con il confronto democratico e civile. La libertà di espressione e di critica è un diritto fondamentale, che non può tradursi in insulti, intimidazioni o gesti che mirano a colpire persone e comunità” si legge nella nota.

“L’amministrazione ribadisce, dunque, che simili episodi non possono essere tollerati, perché intaccano le basi del vivere comune e del rispetto reciproco e ricorda che la democrazia trova la sua forza nel dialogo, nel confronto e nella partecipazione e non può essere svilita in slogan offensivi tracciati sui muri, che finiscono per deturpare luoghi di socialità e di cultura”.

“L’amministrazione comunale – conclude la nota – esprime la propria piena solidarietà al circolo Arci di Candeglia”.