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Futuro delle Terme del Tettuccio, la Regione pensa alla nascita di un distretto culturale museale

L'assessore regionale Stefano Ciuoffo ha risposto all'interrogazione del portavoce dell'opposizione Alessandro Capecchi

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MONTECATINI – L’assessore regionale Stefano Ciuoffo ha risposto in aula ad una interrogazione del portavoce dell’opposizione, Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), in merito allo stabilimento Tettuccio di Montecatini Terme.

Il consigliere chiedeva di conoscere “come la Regione intenderà regolarsi all’esito dell’acquisto nella successiva gestione dei beni che ha dichiarato di voler comprare, e se quindi intenda procedere all’affidamento della gestione ad un unico contraente oppure se valuti di distinguere tra almeno due ambiti di gestione, uno riservato alle attività sanitarie e termali ed uno alla gestione delle attività ludiche, culturali e di ristorazione”. Lo stabilimento, “uno dei complessi termali più rappresentativi della Toscana e del patrimonio termale europeo”, si ricordava nell’interrogazione, è coinvolto con gli altri “beni strategici delle Terme di Montecatini, in una procedura di concordato preventivo in continuità, dopo il fallimento sostanziale della prima gara di vendita, tenuta lo scorso luglio, e della seconda asta, tenuta a marzo 2025, a valori immobiliari più bassi, passando dai più di 42milioni di euro fissati nell’estate ai 35milioni 613mila 793 euro attuali, cosa che ragionevolmente fa pensare che niente di consistente possa essere realizzato, a livello immobiliare, in un prossimo futuro”. Capecchi chiedeva ancora “se verrà opportunamente emesso un bando pubblico per la gestione basato su criteri trasparenti, competitivi e non discriminatori garantendo a tutti gli operatori economici in possesso dei requisiti previsti ed interessati ad operare per lo sviluppo economico e turistico di Montecatini Terme la possibilità di concorrere alla gestione del più importante stabilimento termale cittadino secondo un percorso che sia già chiaro, ab origine, su chi e in quali tempi dovrà realizzare gli importanti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di cui la struttura necessita”.

L’assessore ha ricordato che con la legge regionale 48 del 2022 è stato dato mandato alla giunta regionale “di procedere all’iter di acquisizione al patrimonio regionale degli immobili denominati Terme Tettuccio e Terme Regina e Terme Excelsior, di proprietà della società Terme di Montecatini Spa”, per la costituzione “di un centro polivalente per la storia della fotografia del Novecento, altresì valorizzando le specificità storico-artistiche e la vocazione culturale del territorio e di Montecatini Terme.”

Le linee di indirizzo strategico-culturale “individuano tre scenari possibili di riqualificazione degli immobili, rispettivamente come ‘distretto culturale museale’, ‘distretto culturale creativo’, ‘distretto culturale termale’ – ha proseguito Ciuoffo –. In particolare, lo scenario relativo al ‘distretto culturale museale’ rappresenta quello contenente prospettive più interessanti in termini di ricadute positive sul territorio”. La giunta è al lavoro per definire l’intero processo di valorizzazione e individuare la forma migliore di governance, “che possa conciliare la valorizzazione del patrimonio storico artistico con l’utilizzo del patrimonio termale a scopi terapeutici”. Le modalità di gestione anche del Tettuccio “saranno vincolate non soltanto dalla normativa vigente in termini di evidenza pubblica per la concessione dei servizi, ma dovranno tenere conto della necessità di salvaguardare e mettere in valore il suo aspetto strategico-culturale”. Allo stato attuale, “qualsiasi azione è vincolata dalla procedura concordataria e dalle future aste che consentiranno alla Regione di poter intervenire con l’acquisto degli immobili, in primo luogo lo stabilimento del Tettuccio. Si auspica che il tribunale possa entro la fine del presente anno bandire le singole aste, per le quali la Regione potrà utilmente intervenire su un patrimonio che rappresenta un intero territorio sia per il mantenimento della sua vocazione termale sanitaria e sia nello spirito di valorizzazione in termini culturali, come previsto dalla medesima legge regionale”.

Ciuoffo ha voluto sottolineare che “la volontà di intervenire è stata manifestata, consegnata agli atti della procedura, è sul tavolo. Abbiamo passato oltre un anno dalla prima gara, resta ferma la nostra volontà, la nostra preoccupazione non manca. È indispensabile che la procedura arrivi quanto prima a qualche risultato concreto, perché questi immobili comunque costano e sono tutti bisognosi di ingenti, importanti lavori di ristrutturazione e riqualificazione. La Regione – ha concluso – è pronta a programmare anche la seconda fase. Restano incertezze, che stanno nel percorso di aggiudicazione di questi beni. Si arrivasse ad un’offerta unitaria davvero credibile ed efficace, a noi verrà posto il tema della volontà di esercitare il diritto di prelazione e su questo dovrebbe tornare ad esprimersi questo Consiglio”.

Il portavoce dell’opposizione, nella replica, ha rilevato che “l’esercizio o meno del diritto di prelazione dovrà essere valutato dal Consiglio, che dovrà essere pienamente consapevole. Dovrà avere tutti gli elementi conoscitivi, ma anche di prospettiva per arrivare per Montecatini, ma più in generale per tutta la Toscana, a una buona gestione che possa essere pubblica o anche privata. Il patrimonio in questione ha un valore assoluto”, ha ricordato Capecchi, che ha accolto con favore, “per l’onestà intellettuale, quanto affermato riguardo alla necessità di interventi rilevanti: quel patrimonio sta decadendo, i costi sono tanti. La possibilità, prospettata dall’assessore di nuovo bando entro la fine dell’anno è una mezza notizia”.

© Riproduzione riservata

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