(Adnkronos) – La scadenza per la trasmissione è fissata al 17 marzo. Questa la data da segnare in calendario per le certificazioni relative a redditi da lavoro dipendente e pensione, mentre per quelle relative agli autonomi i tempi si allungano di due settimane. Il 31 marzo è il termine per l'invio delle certificazioni relative ai redditi di lavoro autonomo che rientrano nella dichiarazione precompilata. Per le certificazioni che riguardano esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili, invece, la scadenza rimane fissata al 31 ottobre. L’invio della Certificazione Unica è l’adempimento che inaugura la stagione della dichiarazione dei redditi. I dati contenuti nel prospetto trasmesso dai sostituti d’imposta rappresentano una delle fonti più importanti per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata e, parimenti, le informazioni contenute nel modello CU hanno un'importanza centrale per i lavoratori percipienti. La trasmissione delle CU 2025 è uno degli adempimenti più importanti del mese di marzo e, a partire da quest’anno, la scadenza si fa in tre, per effetto dell’estensione della dichiarazione precompilata alle partite IVA. Nel dettaglio, per le certificazioni di dipendenti e pensionati i sostituti d’imposta dovranno procedere all’invio telematico entro il 17 marzo 2025 (scadenza posticipata dal 16 marzo poiché cade di domenica). Le CU dei lavoratori autonomi dovranno essere trasmesse entro il 31 marzo 2025. Resta in calendario in via residuale il termine lungo, agganciato a quello del modello 770, per le certificazioni contenenti redditi esenti o non dichiarabili nella precompilata: l’invio potrà essere effettuato entro il 31 ottobre. Le tre scadenze interessano esclusivamente l’invio telematico. Per la consegna della Certificazione Unica al percipiente sarà in tutti i casi necessario rispettare il termine del 17 marzo. Dipendenti, autonomi o pensionati, dovranno quindi entrare nella disponibilità del modello CU entro la metà del mese di marzo e, in questo caso, non ci sono differenze relative alla tipologia di reddito certificato così come al fatto che questi siano o meno interessati dall’operazione precompilata. Per i dipendenti dimessi, licenziati o in generale per i casi di cessazione del rapporto di lavoro, la consegna deve avvenire entro i 12 giorni dalla richiesta. Alle regole sulle tempistiche si affiancano quelle che interessano le modalità di consegna: la CU potrà essere rilasciata in formato cartaceo o tramite email o altri canali digitali, avendo cura di verificare preliminarmente la possibilità per il lavoratore di accedervi e successivamente procedere alla stampa. Un’eccezione è prevista per le CU rilasciate dall’INPS: la consegna è esclusivamente telematica e solo su richiesta è possibile ottenerla in formato cartaceo, presso gli Uffici territoriali. —economia/fiscowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
CU 2025 in scadenza: le differenze per dipendenti e autonomi
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