Le politiche anti-immigratorie di Donald Trump stanno aumentando la tensione civile negli Usa. Domenica 28 settembre, in un inedito affronto alle forze dell’ordine, un rider ha provocato degli agenti Ice incrociati per le strade di Chicago, dando vita a un inseguimento che è finito sui social.
“Non sono un cittadino statunitense! Forza!”, ha detto il ragazzo rivolgendosi agli agenti federali dell’immigrazione che pattugliavano le strade della città.
Il rider ripete la frase più volte e un agente si avvicina a lui, che continua a spostarsi portando a braccio la sua bicicletta elettrica, ma perde il suo telefono, che cade per terra.
“Ti è cascato il telefono”, gli urla uno dei poliziotti. Il ragazzo, allora, torna indietro per recuperare il suo smartphone, e immediatamente uno degli agenti comanda ai colleghi: “Prendetelo!”.
Inizia così un folle inseguimento: sei agenti Ice cercano di catturare il ragazzo (verbo in linea con l’ultima campagna del Dipartimento di sicurezza nazionale che equipara gli immigrati a dei Pokémon da catturare), che riesce a dribblarli prima di fuggire in sella alla sua bicicletta elettrica tra l’incredulità dei passanti.
La scena è stata pubblicata su X dall’analista statunitense Christopher Sweat ed è diventata immediatamente virale.
EXCLUSIVE: Earlier today ICE agents chase after a man in downtown Chicago after he made verbal comments but no physical or threatening contact. The man was able to get away. pic.twitter.com/uOiHXSmQny
— Christopher Sweat (@SweatEm) September 28, 2025
“Ha fatto commenti verbali ma non ha avuto alcun contatto fisico o minaccioso”, ha dichiarato Sweat. Il video è stato ripreso anche su Reddit dove gli utenti hanno commentato ironicamente la corsa disperata degli agenti e la fuga del rider. Su Instagram, invece, c’è chi accomuna i pattugliamenti Ice a quelli delle squadracce fasciste, invitando i creator a “chiamare le cose con il proprio nome”.
Commenti a parte, la fuga del ragazzo è l’ennesima pagina di un’America sempre più divisa soprattutto in città come Chicago, che hanno fatto della immigrazione e della integrazione un pilastro della propria storia. Nella “Windy city”, le comunità di immigrati sono strettamente interconnesse sia tra di loro che con la popolazione autoctona americana. Per questo, Chicago è diventata una delle città più attenzionate dai pattugliamenti delle forze anti-immigrazione.
Chicago pattugliata dalle forze Ice: l’operazione Midway Blitz
A Chicago, la crescente ondata di arresti e raid da parte dell’Ice nell’ambito dell’operazione “Midway Blitz” ha provocato una forte mobilitazione della comunità locale. Il mese scorso, centinaia di manifestanti sono scese in piazza per denunciare la militarizzazione delle strade e il trattamento riservato agli immigrati, che molte volte comprende arresti senza mandato e l’uso di gas lacrimogeni per disperdere le proteste.
Il sindaco di Chicago Brandon Johnson ha definito queste azioni una “guerra alla democrazia” e ha invitato i cittadini a resistere, sottolineando come oggi a essere preso di mira sia un gruppo vulnerabile, ma domani potrebbe toccare a un altro.
Anche il governatore dell’Illinois JB Pritzker ha criticato duramente l’amministrazione Trump per aver inviato agenti armati in città senza alcun coordinamento con le autorità locali e senza notifiche preventive, sostenendo che la presenza federale sta esacerbando tensioni e divisioni.
Le forze dell’ordine federali hanno inoltre richiesto il dispiegamento della Guardia Nazionale per proteggere gli agenti Ice durante le operazioni, una mossa che ha ulteriormente allarmato politici e attivisti in una città storicamente “sanctuary” e contraria alle politiche di deportazione aggressive.
Testate locali riportano che, durante gli scontri, la polizia federale ha fatto uso di spray al peperoncino e gas lacrimogeni anche contro giornalisti e manifestanti pacifici. Organizzazioni locali come la Coalizione contro l’amministrazione Trump e gruppi per i diritti degli immigrati hanno focalizzato gli sforzi su campagne di sensibilizzazione, formazione legale e supporto alle famiglie colpite dalle azioni di Ice, denunciando una strategia che punisce senza distinzioni “legal immigrants” e cittadini con origini straniere.
La situazione rimane tesa, e le autorità locali hanno minacciato ricorsi legali qualora la Guardia Nazionale venisse schierata senza il consenso della città. Intanto, si moltiplicano le testimonianze di persone atterrite dalle politiche del presidente Trump.
Le testimonianze degli immigrati
L’aggressività delle operazioni si riflette nelle scene che si ripetono quotidianamente nelle comunità immigrate. A Oxnard, California, degli agenti Ice sono stati filmati mentre inseguivano braccianti agricoli attraverso i campi, placcandoli tra le coltivazioni.
Teresa Romero, presidente dei United Farm Workers, ha raccontato alla Cnn di ricevere chiamate da braccianti preoccupati in tutta la California riguardo alle azioni di Ice nello Stato. Gli immigrati senza documenti costituiscono dal 4% al 5% della forza lavoro complessiva degli Stati Uniti, ma rappresentano il 15% o più in settori come la produzione agricola, la lavorazione alimentare e l’edilizia.
Le conseguenze economiche potrebbero essere devastanti.
“Le recenti operazioni di applicazione delle leggi sull’immigrazione nelle imprese in tutto il paese stanno creando seri ostacoli per le economie locali, le comunità e le industrie che dipendono dal lavoro degli immigrati per funzionare e prosperare”, ha dichiarato Rebecca Shi, amministratrice delegata dell’American Business Immigration Coalition.
Domenica sera, poche ore dopo l’inseguimento del rider, Trump ha pubblicato su Truth Social un filmato di manifestanti che aggrediscono verbalmente agenti federali, con un avvertimento: “La Border Patrol non tollererà alcuna insolenza!”.
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