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ZERI – Nel primo pomeriggio di martedì (3 giugno) è scattato l’allarme per la ricerca di un 84enne di Massa che, essendosi perso nella folta vegetazione dell’Appennino Ligure, in località Bosco di Rossano del comune di Zeri, era riuscito a contattare un proprio conoscente per chiedere aiuto.
Immediata l’attivazione del Soccorso Alpino e Speleologico Toscana, della Stazione del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (Sagf) di Abetone Cutigliano e dei vigili del fuoco di Massa Carrara, che hanno avviato le ricerche fino a notte fonda, per poi riprenderle alle prime luci dell’alba del successivo mercoledì.
Poiché il disperso non era stato in grado di dare altre indicazioni circa la sua possibile posizione, l’area di ricerca si presentava estremamente ampia, per cui la Stazione Sagf, quella stessa mattina, chiedeva l’intervento della Sezione Aerea di Pisa, che effettuava una serie di sorvoli dell’intera valle con l’elicottero MH169A in dotazione, allestito con tecnologie di ricerca all’avanguardia, tra cui il dispositivo di bordo di geolocalizzazione dei cellulari (Imsi Catcher), grazie al quale era possibile individuare le coordinate da cui proveniva ancora il segnale del telefono dell’anziano, permettendo di indirizzare le squadre di ricerca a terra verso una zona specifica.
In tale frangente, la mattina del 5 giugno, dei unità cinofile da soccorso della Stazione del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Abetone Cutigliano sono state elitrasportate dalla sezione aerea di Pisa in detta zona, dove, in collaborazione con le unità cinofile dei vigili del fuoco, l’uomo è stato finalmente rintracciato, in stato confusionale ma ancora in vita, nonostante le due notti trascorse all’addiaccio. Lo stesso è stato così trasportato a spalla, dalle squadre dei soccorritori, fino ad un vicino varco della copertura boschiva ove era possibile affidarlo alle cure dei sanitari dell’elicottero Pegaso 3, a bordo del quale è stato condotto all’ospedale Massa Carrara.
La complessa operazione di ricerca, si è così felicemente conclusa, grazie alla collaudata sinergia tra i militari della Sezione Aerea di Pisa ed il personale del Sagf, che ha permesso di localizzare la persona in pericolo e di raggiungere l’area delle ricerche ove, con l’ausilio delle addestrate unità cinofile ed in stretta collaborazione con gli altri attori del soccorso, è stato possibile trarla in salvo.
Questa sinergia tra le componenti aerea e di Soccorso Alpino costituisce il prezioso valore aggiunto che la Guardia di Finanza è in grado di mettere in campo, per garantire rapidità ed efficacia alle operazioni di ricerca e soccorso, grazie al felice connubio tra perizia aeronautica, utilizzo delle più avanzate tecnologie e padronanza delle tecniche di ricerca in ambienti impervi.