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ABETONE CUTIGLIANO – “È andata molto bene, gli studenti si sono dimostrati molto interessati, hanno fatto molte domande e sono stati recettivi sui temi della montagna, una vera esperienza a cinque stelle”. Così commenta Paola Scarpellini la prima edizione della Scuola della Montagna pistoiese.
La ricercatrice dell’università di Firenze che ha accompagnato i lavori diretti dal professor Giovanni Belletti, spiega i punti che più hanno colpito i ventidue giovani studenti nel loro primo approccio alla realtà della montagna: “Sono rimasti colpiti dalla possibilità per i giovani di prendere in mano attività imprenditoriali in un contesto di montagna – spiega – hanno analizzato assieme ai produttori locali la filiera e hanno proposto idee e progetti su come renderli più conosciuti, hanno colto la possibilità di poter legare turismo lento e enogastronomia, insomma il valore del fare sistema”.
La Scuola della Montagna è il primo nodo della Londa School of Economics, un progetto di Lama Impresa Sociale sostenuto dai fondi dell’otto per mille valdese e da Fondazione Caript. “Una scuola fatta non solo da docenti ma dagli attori del territorio – commenta la presidente del Gal Montagnappennino, Marina Lauri – è un progetto al quale abbiamo lavorato per molto tempo e la prima edizione ci ha confermato che quando il territorio montano si presenta unito ha grandissime potenzialità. I produttori locali e tutti gli attori del territorio che hanno partecipato hanno contribuito a coinvolgere questi studenti per aprire loro il mondo della montagna”.
Il laboratorio ha affrontato i temi legati allo sviluppo delle aree rurali, tra lezioni frontali e visite di studio ad aziende e associazioni del territorio.